La musica da Camera suonata e ascoltata proprio nei luoghi per i quali è nata, ovvero l’intimità di corti, pievi, dimore storiche. È questo lo spirito di VeronaFestival, cartellone di concerti nei luoghi dell’arte e della cultura di Verona e provincia. Una manifestazione che torna quest’anno per l’undicesima edizione, sempre con l’organizzazione dell’Associazione Musicale Liszt 2011, impegnata in riva all’Adige nel sostenere e promuovere l’arte musicale anche attraverso il Verona International Piano Competition, che dal 3 all’8 ottobre prossimi celebrerà talenti pianistici da tutto il mondo. Sei gli appuntamenti in programma per l’edizione 2023, per la prima volta itinerante, ospitata nelle più suggestive ville della Valpolicella e della città: luoghi intrisi di storia e di bellezza, dove respirare da vicino la magia del “fare musica” al cospetto di grandi protagonisti di fama internazionale, affiancati da giovani artisti emergenti. Si comincia lunedì 12 giugno alle 21 nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, con “Un Giano bifronte chiamato Schubert”. Una serata monografica dedicata al compositore austriaco con il pianista Roberto Pegoraro e il duo formato da Dario Giorgelé e Susanne Satz, che daranno modo di conoscere il doppio volto – ottimista e insieme tragico – del musicista grazie anche all’analisi dello storico e filosofo della musica Andrea Bedetti e del direttore d’orchestra e divulgatore Aurelio Canonici, volto de «La gioia della Musica» su Rai 3. L’evento sarà aperto alle 20.30 dalla visita guidata alla Sala Maffeiana, a cura di Gianni Lollis.