«Ben venga l’agenda di priorità che ha già delineato il nuovo assessore alla Cultura. Rilanciare i nostri musei – dichiara il consigliere comunale Tommaso Ferrari – è una delle prime strade da percorrere. Per farlo, bisogna riflettere sulla creazione di una Fondazione dei Musei Civici. Dotare le realtà museali cittadine di una governance autonoma è un modo per migliorare il capitolo delle risorse, com’è accaduto nel caso di Venezia, e per accrescere e semplificare il rapporto con i privati e con le altre istituzioni. Ma non può bastare l’ordinaria amministrazione per rivitalizzare il sistema culturale cittadino: occorrono una visione in prospettiva e scelte coraggiose, a partire da quella di candidare, finalmente, Verona a Capitale italiana della Cultura. La nostra città ha tutte le carte in regola per poter elaborare un progetto solido e vincere il concorso che ogni anno assegna fino a un milione di euro. I fondi, esclusi dal saldo rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità, permetterebbero nuovo respiro ad un settore sottofinanziato. Da non dimenticare anche il nodo di Castel San Pietro. È necessario ridiscutere le decisioni della precedente amministrazione, evitando le soluzioni inadeguate per risolvere il dilemma della sede del Museo di Scienze Naturali. Invitiamo a ragionare anche sulla creazione di un Museo della Città che manca e che Verona attende da tempo. La collocazione ideale sarebbe proprio quella sul colle».