Dopo numerosi rinvii, si svolgeranno il prossimo 16 marzo le prove per individuare il nuovo direttore a tempo indeterminato per i Musei civici di Verona.
“È positivo- ha detto Tommaso Ferrari, leader di Traguardi- che l’iter amministrativo si sia finalmente sbloccato, dal momento che il bando di concorso è stato pubblicato dal Comune sei mesi fa. Tuttavia nel percorso rimangono ancora alcune anomalie che Traguardi solleva da tempo, e che sono anche state oggetto di due interrogazioni in Consiglio comunale, oltre ad aver trovato spazio anche sulla stampa nazionale a causa del malcontento che hanno procurato. La principale riguarda il bando di selezione pubblica, che non sembra essere stato orientato ad attirare la partecipazione di una vasta platea di concorrenti qualificati’’.
Per Tommaso Ferrari il dubbio è che si tratti di un bando “sartoriale’’. “Si tratta- ha detto- di uno dei pochi concorsi a tempo indeterminato rimasti in Italia per quel genere di ruolo, nonché il primo a Verona da quando l’Amministrazione ha unificato il sistema museale dotandolo di un direttore unico, il che lo rende particolarmente autorevole e impegnativo, poiché chi sarà chiamato a ricoprire il ruolo dovrà possedere esperienza in àmbito amministrativo ma anche specifiche competenze e capacità gestionali, relazionali e culturali nel senso più esteso’’.
Ferrari sottolinea che in Italia, dopo la riforma Franceschini che nel 2014 ha istituito i musei autonomi bandendo un concorso per direttori ad hoc, è sempre più diffusa la consapevolezza che nella selezione dei direttori di musei e istituzioni culturali debbano prevalere criteri diversi da quelli meramente amministrativi, per garantire al meglio la valorizzazione del patrimonio.