Ben venga la Verona Bene venga la Card per i residenti nel Comune di Verona che con 12 euro l’anno potranno entrare nei musei tutte le volte che vorranno, ma si può fare ancora meglio. A mettere a disposizione nuove idee “che possono arricchire e potenziare l’iniziativa messa in campo dall’Amministrazione” sono Gian Arnaldo Caleffi, Francesco Girondini e Salvatore Papadia per l’Associazione Giuseppe Barbieri. “La Verona Card era già nel programma elettorale prima di Patrizia Bisinella per il 2017 poi di Flavio Tosi per il 2022. La proposta era di pensare a Verona come un possibile modello di “museo allarmodello di museo allargato” sul territorio, una città intera che ritrova nella sua cultura il fulcro della rigenerazione urbana coinvolgendo il territorio in un processo di governo locale attento e trasparente per poi realizzare un Museo della città, per fare conoscere la storia sociale, artistica, urbanistica, culturale di Verona e dei veronesi ai veronesi stessi”. Tra le proposte, la realizzazione di punti informativi culturali permanenti, denominati Casa Verona Cultura, dove sarebbero rese disponibili tutte le informazioni relative ai musei e alle attività culturali presenti in città, oltre che fungere da punto di incontro, e di dibattito”. La Verona Card poi dovrebbe consentire l’accesso oltre che nei musei anche in quelle mostre d’arte e spettacoli privati, che per la loro realizzazione avranno ricevuto un significativo contributo economico da parte del Comune di Verona o da un’azienda municipale, oltre che in quelle strutture espositive, teatri, cinema, sale da concerto, che avranno aderito al circuito della Veronese Card consentendo quindi al possessore della tessera un notevole risparmio sull’acquisto dei biglietti d’ingresso. Magari comprendendo nel prezzo del biglietto dei concerti e delle opere in Arena anche la visita ai musei”. Poi, “si proponeva l’integrazione del sistema di ristorazione e dei servizi di accoglienza offerti da bar e ristoranti con il sistema museale attraverso una revisione del sistema di bigliettazione. Può essere messo in vendita un biglietto unico, valido per una settimana, che consentirà l’accesso a tutti i musei. In ogni caso al visitatore, per sua comodità, deve essere consentito di uscire e poi rientrare nello stesso museo anche più volte nel giorno del primo accesso, così che possa recarsi nei bar/ristoranti in prossimità del museo stesso per una pausa caffè o per il pranzo/cena”.