Domani sera ad animare il Murafestival al Bastione di S. Bernardino i Maidato, un gruppo free jazz nato a febbraio 2019 con influenze dal rock, al prog e alla fusion, composto da Mezuro Takahashi alla voce e alla tromba, Donato Dalia alla chitarra e Daniel Emanuele alla batteria.
I musicisti sono tutti studenti del conservatorio Dall’Abaco di Verona e il loro nome, Maidato, vuole rappresentare “quello che non hai mai visto, o che non ti hanno mai dato”. Il gruppo cerca infatti di creare qualcosa di nuovo provando a mescolare le tre personalità degli artisti in favore di una sonorità unica. Il cantante poi, originario di Tokio, cantando in giapponese dona alla performance un risultato molto vicino al Punk, mentre i testi sono il frutto di pensieri personali sulla società odierna e i vari aspetti dell’umanità.
«Le nostre canzoni – raccontano – nascono facendo una jam fra di noi, prendendo gli spunti che più ci son piaciuti e da questi sviluppiamo e strutturiamo il brano. I nostri brani nascono dall’estremo interplay che abbiamo fra di noi, che è la chiave della nostra musica, la quale incorpora gli stili che rappresentano ognuno di noi. L’interplay, ovvero l’ascolto reciproco, ci fa capire che le differenze tra musica e vita sono sottili. Ascoltiamoci e ascoltateci di più».
La band, nel giugno del 2020 ha registrato il suo primo ed omonimo EP negli studi di Natural Head Quarter e ®esisto di Ferrara.