E’ polemica per la decisione della polizia locale di multare un senzatetto che a mezzanotte si era rifugiato sotto la pensilina degli autobus per ripararsi dalla pioggia.
Il caso è stato sollevato dal presidente della Ronda della Carità, Alberto Sperotto e si annuncia una battaglia legale sul regolamento nel punto in cui si occupa di accattonaggio. “È assolutamente inaccettabile – scrive su Fb Sperotto – che a Verona una persona senza dimora venga sanzionata per cercare riparo dalla pioggia sotto la pensilina dell’autobus. Le forze dell’ordine dovrebbero prioritariamente tutelare e assistere i più vulnerabili, anziché infliggere multe ingiuste. È vergognoso che, invece di offrire un’alternativa, venga applicata una sanzione senza alcun senso. La legge dovrebbe essere strumento di giustizia e solidarietà, non di repressione verso i più bisognosi”. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, mentre la pioggia cadeva e con i dormitori al completo, la pensilina dell’autobus è apparsa come l’unico rifugio per chi non ha un tetto sopra la testa, con l’intenzione di trascorrere la notte e svegliarsi alle 5 del mattino per andare al lavoro. Tuttavia, alle 00:01, un poliziotto si presenta e anziché dimostrare comprensione per la situazione di indigenza, emette un ordine di allontanamento. Motiva l’azione sostenendo che la presenza limitava l’accessibilità al trasporto pubblico (a mezzanotte!) e applica una multa di 50 euro per violazione del regolamento di Polizia Urbana, insieme a un DASPO sanzionato con altri 100 euro, invocando disposizioni sulla sicurezza e il decoro urbano. E a quel punto i social di sono scatenati.
Ma il cerntrodestra solidarizza con la Polizia locale. E lo fa per bocca del deputato ed ex sindaco Flavio Tosi, oggi di Forza Italia: “La polizia locale viene attaccata indiscriminatamente e senza motivo – dice Tosi – dal ‘compagno’ Sperotto, che sotto il velo retorico della compassione buonista, ci consegna la solita invettiva contro la Polizia Locale e le forze dell’ordine. Tutto questo nel silenzio inaccettabile del Sindaco Tommasi, che anziché difendere la sua Polizia Locale, come sarebbe doveroso, colpevolmente tace”.
“Il problema dei senzatetto e dei bivacchi – sottolinea Tosi – si risolve con i servizi sociali e serie e ordinate politiche dell’accoglienza, non con il permissivismo o con la retorica social di Sperotto. L’agente di Polizia Locale ha fatto soltanto il suo dovere e applicato il regolamento comunale, agendo nell’interesse dei veronesi che si aspettano proprio questo, cioè il contrasto al degrado e all’insicurezza”. “Quel regolamento – ricorda Tosi – peraltro lo varò proprio la mia amministrazione per debellare il degrado e l’incuria urbana”.
Tosi poi incalza Tommasi: “Il ‘compagno’ Sperotto è un antico sodale politico del leader della sinistra radicale veronese, quel Bertucco ora assessore di Tommasi. Significa che l’attacco alla Polizia Locale arriva da dentro l’amministrazione comunale. È gravissimo. Per questo il Sindaco non può tacere”.
In difesa della polizia locale anche il deputato di Fratelli d’Italia Marco Padovani e critica “le mancanze dell’amministrazione in materia di investimenti nell’organico e nella tecnologia necessaria per affrontare le sfide della sicurezza stradale”.
Da sinistra risponde la consigliera comunale Jessica Cugini (In Comune per Verona) “Verrebbe da chiedersi se abbia un senso un regolamento comunale in cui il bivaccare per mancanza di alternative sia pensabile come reato. In nome di un decoro che appartiene evidentemente solo a chi casa la ha, a chi non è costretto a dormire per strada, anche quando magari ha un lavoro, uno stipendio, ma non la possibilità di accedere a un affitto in questa città così riccamente decorosa di alloggi turistici e b&b.”.