MULAS, IL PREFETTO CHE FA IL PREFETTO L'EDITORIALE DI ACHILLE OTTAVIANI

La prefettura di Verona ha avuto la fortuna negli anni passati di essere stata rappresentata da persone capaci. Ora sullo scranno siede Salvatore Mulas. Sardo di origine con un pedigree di tutto rispetto. La Provincia in questi giorni gli ha assegnato il premio Cangrande. Un modo per ringraziare chi fa il bene del nostro territorio. Al di là del riconoscimento, Mulas in questi anni a Verona ha lavorato assai bene e ha parlato a noi veronesi in modo forte e chiaro, soprattutto per quanto riguarda il crimine or­ganizzato. Non ha temuto di far ben 16 interdittive antimafia in soli tre anni. Non solo, ma anche nel­l’oc­casione della consegna del Can­gran­de non ha perso occasione di av­vertirci di tenere gli occhi ben aperti, perché anche qui nella tranquilla città dell’amore e della bellezza si è radicata la potente criminalità che possiede enormi capitali da investire in affari. Mulas da subito ci ha messo in guardia. La nostra città è ricca e fertile e le mafie hanno fiutato il business. Il prefetto è categorico, la legalità non è più così ovvia, tanto meno scontata, neppure in riva all’Adige. Mulas non perde occasione e picchia duro su questo problema. Chi ha orecchie da intendere, intenda.