“L’adesione del nostro Comune al Patto dei Sindaci e al relativo Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (che prevede un 20% di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2020) è ad un punto morto. È stato pubblicato pochi giorni fa il Bilancio energetico 2016 dove emerge chiaramente che Verona sta eludendo un obiettivo dopo l’altro – spiega Tommaso Ferrari di Verona Civica – Le conclusioni della relazione parlano da sole: “In considerazione del risultato raggiunto, risulta evidente l’opportunità di analizzare l’efficacia delle azioni fino ad oggi proposte, le quali non risultano in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 preventivati”. Nel frattempo il PAES è stato aggiornato nel modello PAESC che propone un approccio integrato sul piano ambientale (comprendente tutti i settori di attività, dalla raccolta dei rifiuti agli interventi urbanistici e sulla mobilità). “Non limitandosi quindi alla sola questione energetica pone l’obiettivo di una riduzione del 40% dei gas serra entro il 2030 attraverso, appunto,piani di programmazione urbana integrata. La mozione che ho presentato- conclude- mira proprio a premere sull’adozione di piani di resilienza urbana che, alla luce degli obiettivi mancati, devono essere ripresi in mano ripensando strategie e investimenti, con la certezza che l’ambiente è una priorità non più rimandabile”.