Mostre a Verona: città a bocca asciutta “Solo qualche privato come nel caso di Palazzo Maffei, supplisce all’immobilismo”

stefano casali

“Avremmo il piacere, prima o poi, di ospitare nel capoluogo della provincia di Verona, porta occidentale del Veneto, una mostra importante per i nostri concittadini e per i moltissimi turisti che ci vengono a conoscere. Nelle città vicine del Veneto, grandi artisti sono in esposizione, mentre Verona rimane a bocca asciutta!”. Queste le parole del consigliere regionale Stefano Casali di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, che analizza la situazione culturale della città. “A inizio mandato, – ricorda Casali – l’amministrazione del Sindaco Tommasi aveva promesso che lui e la sua ‘squadra’ avrebbero dato il 110% per promuovere la cultura con eventi e appuntamenti per tutti. Tuttavia, non possiamo che tristemente constatare che nelle province adiacenti a quella scaligera si stanno svolgendo importanti eventi culturali di grande richiamo. A poche decine di chilometri da noi, ci sono eventi di cartello, mentre a Verona, da molto tempo, oltre alle importanti gallerie comunali ereditate dal passato, non si organizza nulla di significativo. Solo qualche privato, come nel caso di Palazzo Maffei, supplisce all’immobilismo dell’amministrazione”. “Faccio presente – commenta Casali – l’importanza del turismo per la regione, richiamando i dati recenti comunicati dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: ‘Verona, città d’arte per eccellenza, ha registrato nel 2023 5,4 milioni di arrivi (+12,9% rispetto al 2022 e +7,2% rispetto al 2019) e 18,8 milioni di presenze (+9,8% rispetto al 2022 e +4,4% rispetto al 2019). Questi numeri confermano quanto il turismo sia fondamentale per il Veneto e trainante per l’economia della città e sarebbe auspicabile che i turisti trovassero adeguate manifestazioni culturali’. Pertanto, durante queste festività natalizie, la città sarà priva di una grande mostra pittorica. Quello che è certo è che la squadra di Tommasi, anche se avesse dato teoricamente il 110%, non è riuscita a fare rete anche in tema di cultura”, conclude Casali.