È stata inaugurata nella scuola professionale ENGIM Verona Chievo la mostra “Com’eri vestita?”, un’iniziativa di sensibilizzazione promossa dall’associazione veronese “Isolina e…”, con il patrocinio del Comune di Verona, per combattere la violenza di genere e stimolare tra gli studenti e non solo, una riflessione approfondita sul rispetto e sulla dignità delle donne. Tra gli ospiti alcune personalità istituzionali, tra cui Federica Zonta del Comitato Direttivo della Fondazione ENGIM Veneto, Beatrice Verzé, Consigliera alle Pari Opportunità del Comune di Verona, Sara Ottolini, Vicepresidente della Terza Circoscrizione del Comune di Verona, Marisa Mazzi, Presidente dell’associazione “Isolina e…”, Giuliana Zoccatelli di Amnesty International e con la partecipazione di oltre 100 studenti della scuola alcuni dei quali hanno letto le testimonianze di donne abusate, facendo percepire la crudeltà delle violenze. Una mostra che esplora in profondità il tema del pregiudizio, un modo potente per far riflettere gli studenti sul dannoso stereotipo che ancora oggi accompagna la violenza di genere. L’esposizione degli abiti delle donne, accompagnata dalle testimonianze delle vittime è di forte impatto emotivo e funge da potente denuncia contro le giustificazioni delle violenze subite. La scuola ENGIM Verona fa parte della Fondazione ENGIM ETS una realtà che opera con 12 sedi sul territorio veneto impegnata nell’orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro di giovani e adulti. “La nostra scuola non è solo un luogo dove si acquisiscono competenze professionali, ma anche un ambiente dove si costruisce una solida coscienza civica e sociale”, ha dichiarato Paola Merci, responsabile della scuola professionale ENGIM di Verona. “Con iniziative come questa, desideriamo che i nostri studenti diventino protagonisti di un cambiamento culturale, capaci di promuovere una cultura di rispetto e di dignità, non solo verso le donne, ma verso ogni essere umano. Ecco perché ho voluto ospitare questa mostra nella nostra scuola, perché rappresenta un’opportunità educativa profonda, un momento di riflessione che invita tutti, giovani e adulti, a interrogarsi su come possiamo fermare la violenza di genere insieme.” Marisa Mazzi, presidente dell’associazione “Isolina e…”, ha sottolineato l’importanza di mettersi nei panni delle donne e di sfidare gli stereotipi di genere. Il tema del consenso è stato al centro dell’intervento di Giuliana Zoccatelli di Amnesty International, che ha presentato la campagna #Iolochiedo. La mostra è stata accolta con entusiasmo dai ragazzi di ENGIM che sono stati preparati a questo percorso educativo sotto la guida attenta delle loro insegnanti: Prof.ssa Rosa Todde in collaborazione con le Prof.sse Cristina Frescura, Giulia Treccani e Anastasia Rossato. “Lavorare con i nostri studenti e vederli impegnati in prima persona in questa attività è conferma e testimonianza della loro volontà di essere protagonisti nel creare un mondo migliore”, ha aggiunto la prof.ssa Rosa Todde. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 21 novembre e sarà visitabile ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 19.00. Durante la mattina, l’ingresso sarà riservato alle scuole, con la possibilità di prenotare la visita.