Una squadra “speciale”, per onorare la memoria di Germano Mosconi e Luigi Bertoldi, due giornalisti sportivi che hanno caratterizzato il mondo dell’informazione sportiva per almeno trent’anni. Per ricordare Mosconi e Bertoldi, da 7 anni l’Associazione Giornalisti organizza un torneo amatoriale, che ha visto la conclusione nei giorni scorsi in sala Arazzi. La squadra “speciale” è quella della Casa circondariale di Montorio, guidata da Riccardo Benini, tecnico veronese che ogni sabato, con altri collaboratori, si reca da anni all’interno del carcere per costruire una squadra. E da anni, i Detenuti partecipano al torneo, con risultati che vanno al di là dell’aspetto puramente sportivo.
“Siamo orgogliosi di aver organizzato questo torneo“ ha detto Matteo Scolari, portiere della squadra Giornalisti. “Il fatto di aver coinvolto anche i Detenuti e di offrire loro la possibilità di un confronto col mondo esterno, è un motivo in più, per continuare su questa strada. Il fatto che l’abbiano vinto dà ulteriore significato a questa iniziativa che vuole ricordare due grandi colleghi come Mosconi e Bertoldi”.
“Da parte nostra – ha detto l’assessore Rando – siamo felici di dare il patrocinio a questa manifestazione che va portata avanti e che troverà sempre, da parte nostra, un’attenzione particolare. Ancora una volta lo sport diventa comune denominatore, avvicinando realtà diverse”.
Erano presenti anche l’avvocato De Beni, per l’AC Forense, Raffaele Tomelleri e Luca Corradi per l’Asd Giornalisti, Nereo Spiazzi e Simone Viviani, per la squadra dei Detenuti. E proprio a loro l’assessore Rando ha consegnato la Coppa del primo posto. Commercialisti, Finanza, Caserma di Montorio, le altre squadre in gara.
Nel corso della conferenza stampa, sono poi state sottolineate altre iniziative che i Giornalisti veronesi, in campo da 26 anni, hanno particolarmente a cuore. Domani, a Lazise, saranno di nuovo in campo, per ricordare il loro compagno, Andrea Mantovani, portiere della squadra, scomparso in campo qualche anno fa. “Per noi è un impegno morale, la maniera migliore per ricordare Andrea ed essere vicini alla sua famiglia” ha detto Tomelleri, che ha poi parlato del “progetto Madagascar”, obiettivo di solidarietà sostenuto dalla squadra. “Da sei anni abbiamo adottato una classe di bambini di Antananarive, dove opera una religiosa veronese, suor Anselmina. Grazie al contributo di alcuni sponsor riusciamo a sostenere tutte le spese necessarie per un anno di scuola. Per noi è un ulteriore motivo che ci spinge a proseguire con la nostra attività. C’è un aspetto sportivo, ma ci sono molte motivazioni umane, di cui siamo particolarmente orgogliosi”.