Morto improvvisamente Pico, la prima unità cinofila della Polizia Locale

E’ venuto a mancare improvvisamente nella notte, a causa di un’infezione interna, Pico, il cane pastore tedesco, prima unità cinofila antidroga, assunto nel novembre 2019 per contrastare il fenomeno del microspaccio di sostanze stupefacenti nelle piazze e parchi pubblici cittadini.

Morto Pico, la prima unità cinofila antidroga

Nel suo lavoro, Pico si era distinto per il fiuto fin dalla presentazione alla cittadinanza, quando scovò alcuni grammi di hashish nascosti tra i cespugli dei Bastioni Oriani.
Attivi al Nucleo Cinofili restano Axel e Rio, altri due pastori tedeschi, che nelle ultime settimane di scuola hanno svolto assieme a Pico attività didattica in diverse classi di scuole medie e superiori, su richiesta dei presidi. Commozione al Comando per il conduttore e per Ufficiali ed Agenti.
“La perdita di un animale – dichiara l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi – è la perdita di un affetto per chi con quell’animale vive o lavora. Nel caso di Pico c’è molto di più perché si tratta di un’unità cinofila addestrata che ha contribuito significativamente alle attività antidroga della Polizia locale e di formazione nelle scuole. Avevamo da poco completato il gruppo cinofilo con la terza unità e questo richiederà di valutare quanto prima il reintegro di una nuova risorsa”.
“Siamo tutti tristi perché Pico fino a poche ore prima aveva fatto recuperare quasi mezzo etto di droga – precisa il comandante della Polizia locale Luigi Altamura –, dopo centinaia di operazioni e controlli svolti negli ultimi 5 anni in tante piazze e aree verdi. Un ausiliare che aveva un equilibrio e una preparazione di alto livello. Mancherà a tutti anche nelle scuole dove faceva dimostrazioni e portava un messaggio di legalità assieme ai conduttori”.

Chi è Pico (04.01.2018 – 13.06.2024)

Pico era un cane addestrato a svolgere dal 2019 compiti di supporto nel servizio di controllo del territorio e di prossimità, con particolare attenzione a quelle attività in cui le capacità operative del cane possono essere valorizzate, al fine di garantire e incrementare la sicurezza urbana.
Pico era impiegato nella ricerca e localizzazione di sostanze stupefacenti occultate, anche in luoghi impervi come boschi o casolari abbandonati, e a prevenire l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità di istituti scolastici, o altri luoghi critici come aree verdi pubbliche, sui mezzi pubblici e nella stazione ferroviaria di Porta Nuova e ai Bastioni di circonvallazione Oriani. Particolarmente apprezzato nei servizi congiunti anche con le altre forze dell’ordine.
Pico  ha svolto, inoltre, attività di prevenzione e di rispetto della legalità, attraverso incontri nelle scuole veronesi mirate ai più giovani. Un servizio che l’ha portato a incontrare oltre 5000 studenti, con incontri in cui venivano trattati temi legati al benessere dell’animale e soprattutto al rapporto tra conduttore e cane antidroga e di come tale relazione si costruisca proprio sulla fiducia e la simbiosi, in una corretta relazione uomo-cane che, seppur di tipo affettuoso, deve essere costruito con affiatamento, autorevolezza e condizionamento.