I carabinieri del comando provinciale di Verona hanno rintracciato e fermato a nel centro di Favaro Veneto, in provincia di Venezia l’uomo ritenuto responsabile della morte di Massimiliano Bincoletto, l’uomo di 68 anni che era deceduto in ospedale a seguito dell’aggressione avvenuta lo scorso 25 agosto in piazzale Olimpia.
Gli investigatori dell’Arma, sin dalle prime battute, avevano identificato il responsabile in un georgiano di 49 anni, senza fissa dimora. L’uomo che è in stato di fermo, è indagato con l’accusa di omicidio preterintenzionale emesso dal sostituto procuratore Beatrice Zanotti. Sul suo conto, tra l’altro, pende un ordine di esecuzione che gli è stato notificato in carcere dove è stato portato in attesa dell’udienza di convalida.
Deve scontare ancora una condanna di due anni per furto aggravato commesso proprio a Venezia nel 2021.
Alla sua identificazione i militari sono giunti mettendo insieme le testimonianze di chi aveva assistito all’alterco nonché i filmati della videosorveglianza di alcuni locali pubblici della zona, che avevano immortalato gli attimi più violenti della colluttazione che si era conclusa con la morte sopraggiunta l’8 settembre nel reparto di terapia intensiva di Borgo Trento.
L’uomo fermato a Favaro Veneto si era nascosto in un condominio insieme ad altri connazionali.
Ai carabinieri che hanno operato, sono giunti gli immediati complimenti del Procuratore di Verona, Raffaele Tito, per la rapidità e la competenza con cui sono state condotte le indagini che hanno portato alla risoluzione di un caso che ha scosso l’opinione pubblica.