“Morti bianche”, servono risorse per lo Spisal

“Quello degli incidenti sul lavoro è un vero e proprio bollettino di guerra: tutti gli indicatori sono in crescita, a partire dal numero di morti. E il Veneto è ai primi posti in Italia. Occorre fare prevenzione vera con controlli efficaci, ma senza personale adeguato è impossibile. La Regione fornisca agli Spisal le risorse, umane ed economiche, per arginare un fenomeno così drammatico”. È quanto chiede Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico, che ha depositato un’interrogazione a risposta immediata: è l’ennesimo sollecito che arriva dal gruppo dem. I dati Inail, aggiornati a luglio, contavano 34 morti, ben 12 a Vicenza, seguita da Verona (9), Padova (5), Treviso e Rovigo (3) e Venezia (2). Ma, purtroppo, è in continuo aggiornamento. Lo scorso anno i casi denunciati sono stati 1.218 a livello nazionale, contro i 1.148 del 2017 e i 1.154 del 2016. E nei primi sette mesi di quest’anno le denunce sono ancora aumentate. 599,12 in più rispetto allo stesso periodo del 2018. La causa delle ‘morti bianche’ va cercata in primis nel mancato rispetto delle norme di sicurezza da un lato e dalle carenze sia dal punto di vista della formazione dei lavoratori, fenomeno che si è aggravato con la precarizzazione, che dei controlli. In Veneto da troppo tempo gli Spisal lamentano la mancanza di figure professionali, dai medici ai chimici passando per gli ingegneri.