Doveva essere l’edizione del rilancio e così è stata. Ancora una volta la Montefortiana conferma di essere una delle corse più amate di sempre della nostra provincia. Un’edizione extra large quella della 46a edizione, non solo per i 15.000 podisti e appassionati che hanno invaso le colline dell’est veronese nell’arco delle tre giornate. Una edizione speciale non solo per i tre giorni di evento che, per l’appunto, che si chiude all’insegna del successo dopo un lungo stop di pandemia e con appassionati di tutte le età provenienti dall’Italia e dall’estero. E a proposito di bellezze, Monteforte d’Alpone come introdotto dal sindaco di Monteforte d’Alpone Roberto Costa si conferma il fulcro dello sport podistico di inizio anno, l’ideale per correre o camminare in un contesto naturale splendido. «Tutto il paese vive molto intensamente la Montefortiana, e vedere questa organizzazione e i tanti volontari coinvolti ci dà molta gioia. E ancora più gioioso è vedere la grande affluenza di atleti, famiglie e bambini che colorano le strade delle nostre colline». Il Presidente del GSD Valdalpone De Megni, Giovanni Pressi, esprime la propria soddisfazione per l’evento tornato ad impreziosire il mese di gennaio. «Sono emozionato per tanti motivi. Felice perché siamo tornati, ma ancora più gioiosi per l’entusiasmo e il sorriso sui volti di tutte le persone che abbiamo incrociato prima della partenza. Nel corso della manifestazione ho visto persone entrare da tutti i vicoli di Monteforte, segno di questo successo senza tempo. Un grazie a tutti, in primis a tutti coloro che sono impegnati nel garantire il massimo da questa edizione». Dopo aver dedicato il sabato alle competitive, Piazza Salvo d’Acquisto si è gremita delle oltre 13.00 persone che, aggiunte a tutte quelle che hanno riempito i tre giorni di evento, hanno portato anche per quest’anno a toccare la soglia delle 15.000 presenze. Il segreto di questo successo lo ripercorre uno dei pilastri della manifestazione e segretario storico, Gianluigi Pasetto. «Sono stati duri questi due anni, ma la Montefortiana conserva sempre il proprio spirito di accoglienza e amicizia che la fa rendere unica per tutti coloro che la corrono». La Montefortiana si conferma, infatti, un evento senza tempo, in grado di coinvolgere sempre un grande pubblico. E per la 46a edizione del Trofeo Sant’Antonio Abate Falconeri, come ricordato dagli organizzatori, si è pensato a qualche cambiamento nella struttura per migliorare la partecipazione alla corsa più amata della provincia. Sono rimasti quattro, però, i percorsi tra cui scegliere, tutti da percorrere a passo libero per vivere appieno lo spirito di unione e divertimento che caratterizza la manifestazione.