La Cronaca, unico giornale di città e provincia, lo aveva scritto prima dell’estate e lo ha ribadito pochi giorni fa quando il Comune ha dato il via libera alla circolazione di monopattini e segway. Questo, in sintesi, il contenuto dei nostri articoli: attenzione, se la polizia municipale non utilizzerà subito la linea dura nei confronti dei trasgressori sarà il caos. Lo ribadiamo anche oggi dopo il primo vero fine settimana di scorrazzamento dei “nuovi” mezzi di trasporto che sono sicuramente divertenti, contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente, ma allo stesso tempo nascondono un mucchio di insidie per chi vi sale a bordo e per chi deve schivarli: gli agenti siano inflessibili, l’amministrazione comunale metta in guardia gli utilizzatori, chi sale sulle “schegge a due ruote” deve avere bene in testa che in caso di violazioni della legge potrebbe essere multato come automobilisti e motociclisti. E invece, da questi primi giorni di monopattini e segway in città, l’impressione è che la stragrande maggioranza degli utilizzatori (non tutti, va sottolineato) ritenga di avere il diritto di muoversi come se strade e marciapiedi gli appartenessero, come se usare i veicoli ecologici concedesse una dispensa dal rispetto del codice della strada. La situazione rischia di sfuggire di mano ancor prima che la gente se ne renda conto. In più, va detto, le strade, i marciapiedi e le piste ciclabili della nostra bella Verona non sono attrezzate come quelle francesi e statunitensi, dove i monopattini spopolano da almeno un anno eppure nonostante infrastrutture decisamente migliori gli incidenti sono all’ordine del giorno: 11 mila, negli Stati Uniti, in 12 mesi. Negli States e a Parigi ci sono state anche due vittime. Qui da noi c’è già stato il primo incidente fra un auto e un monopattino su cui c’era un 18 enne: è accaduto nella notte tra sabato e domenica tra via Locatelli e piazza Renato Simoni.