Monaco-Verona, il raid della solidarietà. Dalla Baviera battendo il maltempo Il viaggio vuole anche ricordare due figure importanti come Palumbo e Gobbi

E’ partito da Monaco di Baviera con direzione Verona il raid equestre promosso da Fieracavalli e Veronafiere, che, a 17 anni dall’ultima edizione, torna a sensibilizzare il pubblico sui benefici terapeutici del cavallo e a promuovere un turismo lento e sostenibile.
Un itinerario di oltre 600 km, suddiviso in 25 tappe, durante le quali cavalli e cavalieri percorreranno dai 20 ai 45 km giornalieri per poter raggiungere Fieracavalli a Verona, nella giornata inaugurale di giovedì 3 novembre.
Il progetto mette al centro il cavallo come richiamo naturale tra uomo e pianeta, oltre che mezzo per sensibilizzare sulle diversità e forme di disabilità, e vuole ricordare due importanti figure del mondo equestre: Mario Palumbo, direttore di Cavallo Magazine, e Roberto Gobbi, già direttore commerciale di Veronafiere e creatore della moderna Fieracavalli, insieme al segretario generale, Angelo Betti.
La partenza era prevista da Marienplatz, vigiliata dalla statua di Giulietta, ma la maratona ha impedito ai cavalieri di farci ingresso. Il maltempo aveva anche costretto in precedenza a proteggere i cavalli in maniera adeguata.
Così la prima tappa, dalla periferia di Monaco ha dovuto fare i conti con la temperatura esterna di 5 gradi. Il gruppo composto da 4 cavalieri per i cavalli Bardigiani , 4 cavalieri di Natura a Cavallo è stato completato dalla presenza di Elke Shubert, consulente finanziaria e imprenditrice agricola. Attraversato il paese di Schaftlam hanno raggiunto dopo circa 25 chilometri la cittadina di Münsing arrivo della prima tappa.