C’era una volta, e non è la prima che un insegnante di musica di una scuola superiore, durante le lezioni, si struscia addosso alle sue allieve. L’episodio assai grave non è l’unico e non sarà l’ultimo. Rimane inaccettabile che ci sia in giro qualcuno che scambia la scuola per l’anticamera di un bordello. Bene ha fatto il giudice Laura Donati a condannare il professore a due anni di reclusione e a interdirlo per sempre da qualunque incarico di scuole di ordine e grado, nonchè da ogni ufficio o servizio legato alla pubblica e privata istruzione. Mala tempora currunt un po’ dovunque e purtroppo la scuola non ne è esente. Chi non ama i giudici questa volta ha l’occasione di apprezzare velocità e severità della dottoressa Donati. Devono essere però i ragazzi, in qualsiasi luogo e in qualsiasi condizione a farsi voce, anzi coro contro queste violenze che avvengono nei luoghi più impensabili. Siano esse scuole, case, chiese. E’ arrivato il momento di dire basta, ovunque accada. Famiglie e amici devono aiutare questi ragazzi ad avere il coraggio di osare e denunciare. Il tempo delle omertà deve finire per sempre.