La tregua politica chiesta dall’amministrazione comunale per consentire la rapida approvazione del bilancio di previsione 2020-2022 in questo momento di grave difficoltà sanitaria ed economica, fatica a trovare pratica applicazione. Il PD aveva subito dato fuoco alle polveri facendo sapere che il fondo di solidarietà proposto doveva essere commisurato alla reale gravità della situazione. In questo senso i 300 mila euro ventilati erano apparsi “evidentemente insufficienti ad alleviare il disagio dei cittadini”.
Così, dopo la riunione di martedì, vista la proposta del sindaco Federico Sboarina, all’intero consiglio comunale di Verona, i capigruppo di maggioranza Daniele Perbellini (Battiti), Anna Grassi (Lega), Leonardo Ferrari (FDI), Mauro Bonato (Verona domani) e Stefano Bianchini (Forza Italia) avevano emesso un comunicato nel quale prendevano atto “che il Partito Democratico, invece di preoccuparsi della buona amministrazione, ha strumentalizzato per l’ennesima volta, questo delicato e difficile momento”. Raccogliendo un’indicazione di alcune categorie economiche, alla capigruppo era iniziato un percorso proposto dal sindaco Federico Sboarina per arrivare all’obbiettivo condiviso da tutto il consiglio.
“Pecisiamo ancora una volta -ha detto Paola Bressan (Battiti)- che questo non era un fondo di emergenza ma semplicemente un messaggio alla città di rinuncia di piccoli desiderata dei singoli consiglieri. Non è certamente questo il momento di perdere tempo e rimandare l’approvazione del bilancio. In una situazione come quella attuale, dovremmo essere uniti e dare un segnale importante ai veronesi, destinando nuovi fondi a supporto dei settori e delle categorie in difficoltà”.
Dal canto suo Stefano Bianchini (Forza Italia) ha ricordato che “ad oggi abbiamo reperito risorse per 300.000 da tagli dalle deleghe varie degli assessori, abbiamo messo sul tavolo 550.000 di utili di agec per la refezione scolastica che ben avrebbero potuto entrare nelle casse comunali, ma la scelta è stata chiara: aiutiamo le famiglie e non facciamo pagare le rette per le mense. A questo va aggiunto il fatto che nel 2020 avremo sicuramente minori risorse dai tributi locali in particolare dall’imposta di soggiorni e dai tickets bus ztl come per lo sbigliettamento dei musei, quindi questo reperimento momentaneo di risorse è da considerarsi al tempo stesso prudente ma pure di coraggio perchè solo con l’equilibrio di bilancio a metà anno avremmo esatta percezione del nostro bilancio”.
Nel frattempo il sindaco ha annunciato la volonà di non convocare nessuna seduta del consiglio comunale fino ad aprile. “Ebbene, se a fronte di questa decisione ci fosse anche la sospensione delle indennità di consiglieri e assessori comunali -hanno detto Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani- si potrebbero recuperare altri 250 mila euro di risorse da destinare al fondo”.
Un appello al buon senso è arrivato da Michele Bertucco “In questo momento di difficoltà buon senso vorrebbe che la politica trovasse anche a livello locale una via unitaria per dare una prima risposta concreta ai cittadini sorpresi dallo choc di una crisi che è sia sanitaria che economica. Per scelte del passato l’economia cittadina è particolarmente legata ai flussi turistici e agli eventi culturali che l’emergenza sanitaria ha quasi azzerato. Pertanto gli interventi devono essere tempestivi. Invitiamo dunque tutte le forze politiche ad evitare, come sta accadendo a livello nazionale, fughe in avanti e, a concentrarsi piuttosto sull’obiettivo di dare ai cittadini un segnale immediato e concreto di supporto e di solidarietà. Dalla manovra di bilancio possono scaturire le prime risorse utili ad affrontare le conseguenze della crisi.”