Sereno e tranquillo. E, come sempre, disponibile e comunicativo. Marco Baroni è un navigato uomo di calcio. Ha vissuto momenti esaltanti, momenti belli. Ma anche quelli brutti, giornate difficili. Quelle che, conti alla mano, sta attraversando ora al Verona. Dopo una buona partenza il Verona ha raccolto solo due punti in sei gare di campionato. E all’orizzonte ci sono le sfide sulla carta impossibili contro Napoli e Juventus. Un passo alla volta, però. Contro i campioni d’Italia sarà un Verona che toglierà qualche cerotto. Ma non tutte le bende. “Hien? E’ un giocatore importante, diciamo che sta migliorando così come Cabal. Potrebbe essere pronto. Se non sarà per questa partita ci sarà per la prossima. Su di lui, su Cabal e su Doig valuteremo dopo la rifinitura, Pavel (Dawidowicz ndr) è invece più avanti”. Questo il quadro infortuni. Dunque è lecito attendersi un Verona senza Hien e anche per Cabal e Doig appare problematico il recupero. Davanti all’Hellas i campioni d’Italia. “Il Napoli – afferma Baroni – è chiaramente difficile da affrontare, dobbiamo fare il massimo. A Frosinone sappiamo di aver sbagliato, ne siamo coscienti. Ma sbagliando si impara. Ho fiducia nella mia squadra, nei miei giocatori. Sarà una partita difficilissima, nella quale sappiamo che non dobbiamo sbagliare niente. Per fare risultato dobbiamo offrire il massimo sotto il livello prestativo sia come singoli che come squadra. Sulla formazione iniziale dovrò fare anche delle riflessioni per chi è stato via con le Nazionali e ha giocato durante la settimana. Sarà importante non solo chi inizia, ma anche chi subentra. Infatti ho dato un’occhiata ad una statistica che diceva che siamo una quattro o cinque squadre che ha sempre sfruttato tutti i cambi in queste prime giornate”. L’altro problema da affrontare non è solo quello dell’avversario di rango. Rimane il problema del gol anche se qualcosa il Verona a Frosinone ha mostrato e non solo per la rete di Djuric nel finale. “L’attacco? Stiamo andando verso una stabilità nelle scelte – dichiara il tecnico dell’Hellas – Le caratteristiche dei nostri attaccanti dobbiamo amalgamarle. La squadra deve passare dallo sviluppo e noi ci stiamo lavorando. A Frosinone abbiamo fatto 47 ingressi in area. Credo nella squadra e questo mi dà fiducia per il futuro”. Uno dei giocatori più attesi nella gara con i partenopei sarà Folorunsho, di proprietà del Napoli e in prestito secco in riva all’Adige. “Michael è un ragazzo motivato – riprende Baroni – a Frosinone ha fatto qualche errore e lui lo sa. È all’esordio in Serie A, ma dovrà vivere la partita in modo sereno, dovrà solo dimostrare di donarsi alla causa”.
Mauro Baroncini