Si alza la tensione a Negrar dopo la morte di Chris Abom, travolto e ucciso non ancora 14enne da Davide Begalli, che si è allontanato senza prestare soccorso.
Nella serata di martedì un gruppo di persone incappucciate ha urlato insulti e minacce di morte sotto la casa della fidanzata del pirata della strada, dove l’uomo sta scontando gli arresti domiciliari.
Quando sono arrivati i Carabinieri la spedizione punitiva si era già allontanata. Dalle prime testimonianze il gruppo che ha minacciato Begalli era numeroso, formato da uomini di origine africana che avrebbero addirittura cercato di sfondare la porta.
Dopo questo episodio, sul quale indagano i militari dell’Arma (gli stessi che in un paio d’ore hanno individuato Begalli come responsabile del mortale investimento del ragazzino), non è escluso che l’indagato – difeso dall’avvocato Massimo Dal Ben – possa essere trasferito in un posto più sicuro per la sua incolumità. Ma sarà necessaria l’autorizzazione del giudice.