Il sondaggio della Cronaca di Verona sul destino dei Mercatini di Natale è eloquente: i veronesi si dividono in due grandi tifoserie. C’è chi vuole che restino in centro storico e chi invece li sposterebbe molto volentieri. Dove? Da lungadige San Giorgio a Ponte Pietra, lungo la rive gauche dell’Adige, un po’ alla parigina con i lungosenna con un itinerario che parta dal centro storico, studiato ad hoc..
La trattativa aperta da Palazzo Barbieri con gli organizzatori dei Mercatini di Norimberga che dovrebbero aprire il 17 novembre in piazza dei Signori ha calamitato l’attenzione dei veronesi: cosa deciderà il Comune? Li sposterà già quest’anno? E dove? Magari solo una parte andrà fuori dal centro storico?
La preoccupazione principale per il Comune, come spiegato ieri dalla Cronaca di Verona è quello della sicurezza: l’affollamento è eccessivo, oltre un milione di persone in totale, i sistemi di sicurezza ci sono ma possono non essere sufficienti. Spesso di è dovuto ricorrere ai sensi unici pedonali per far defluire la folla. Ma si può prendere una decisione così importante come lo spostamento dei mercatini a ridosso dell’apertura?
C’è chi spera in un trasloco, chi li difende. Sul sito Facebook della Cronaca sono arrivate decine di commenti.
“La gente scappa da Verona antica, dal centro storico perché è invasa, ormai tutto il tempo dell’anno: stagione lirica, estate teatrale veronese, musica leggera in arena, la stella di natale in Bra, Giulietta, mercatini di natale, banchetti di santa Lucia, sagre rionali, feste dei partiti, orde de butelame nel fine settimana che i vomita sui marciapiedi e i pissa sui muri, gente imbriaga dei bar fraccassoni che i tira tardi con schiamazzi notturni”, scrive un lettore della Cronaca esasperato dagli eventi in città.
Ma dove spostarli? Molti lettori sposano la soluzione da lungadige San Giorgio a Ponte Pietra, qualcuno li vorrebbe anche a San Giorgio.,.. di Bosco Chiesanuova o alla Spianà o sulle Torricelle. Comunque molti lettori fanno notare che nei primi anni “erano più belli e tradizionali”, adesso “si trova tanta bataria”, oppure “sono diventati impraticabili, poco accessibili”.
C’è chi propone di distribuirli nelle Circoscrizioni, ma è numeroso il partito di chi li vuole, e li vuole in piazza dei Signori.