Elena Donazzan, assessore veneto al Lavoro e all’Istruzione, attacca le «anime belle e buone» per il loro moto di sdegno successivo alla diffusione della foto del giovane americano bendato durante l’interrogatorio per l’uccisione del brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega legato, criticando sui social in particolare Enrico Mentana e chiedendosi come reagirebbe se la vittima fosse «un suo familiare». Il direttore del TgLa7 risponde, sempre sui social, chiamando in causa il presidente della Regione Luca Zaia. Tutto nasce da un post sulla pagina Facebook della Donazzan, esponente di Fratelli d’Italia. «Le anime belle e buone – questo il contenuto del post – ora si indignano per un delinquente bendato, con Enrico Mentana che scrive pure che non c’è nulla che possa giustificare questo trattamento! E se il “povero” delinquente avesse colpito un famigliare di Mentana? Per me, e soprattutto vista l’uccisione di un nostro carabiniere, le misure devono essere sempre più dure, durissime». Sul proprio profilo Instagram, la risposta di Mentana: «Presidente Zaia, questa signora è l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto. So che lei è di ben altra levatura. Con questi approcci il dibattito pubblico va a ramengo».