La prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro rappresenta uno degli obiettivi principali dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili che, come ANCE Verona Costruttori Edili, festeggia quest’anno i 70 anni di attività . Il presidente di ANCE Verona, l’ingegner Fortunato Serpelloni, aprendo i lavori del convegno, che si è svolto a Marzana, ha tenuto a sottolineare che “i dati INAIL e ISTAT evidenziano un calo continuo e netto di infortuni (-50% tra 2010 e 2014 ). Non solo in termini assoluti, ma anche in rapporto agli occupati – 13/1000 (da 35 a 22 per 1000 occupati). I dati del SAFE DAY confermano inoltre la tendenza per il 2016. ANCE prosegue inoltre nella sua lotta per chiedere l’inserimento degli operati edili nella categoria dei lavori usuranti, che beneficiano di condizioni agevolate tra cui, appunto, la pensione anticipata. Una misura “di semplice buonsenso”, considerati il rischio e la fatica fisica spesa in queste attività. Dopo Serpelloni è intervenuto Antonio Savio, il presidente dell’Ente unico bilaterale promosso da ANCE, ovvero ESEV CPT il quale ha rimarcato che “La sicurezza va indubbiamente vista come investimento e non come costo”. E’ stata poi la volta del vicepresidente di ESEV CPT, Cesare Valbusa, rappresentante delle parti sindacali. La categoria infatti rivendica dunque una nuova riflessione su come garantire, in modo vigile e responsabile, il rispetto delle regole. E’ questa l’unica condizione per riuscire a controllare e limitare l’irregolarità. Per Manuela Peruzzi, responsabile Unità operativa Vigilanza Spisal Ulss 20, gli infortuni sono da diversi anni in calo, anche i mortali diminuiscono sia in provincia di Verona che nel Veneto. Tuttavia i cantieri, dopo l’agricoltura sono il primo settore per numero di morti. Le conclusioni, sono spettate al Luciano Marchiori, direttore dello Spisal Ulss 20 e delegato alla Presidenza del Comitato provinciale di Coordinamento delle Attività di Vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che ha proposto, a partire proprio da questa giornata, un tavolo di lavoro condiviso dove periodicamente confrontarsi sugli aspetti critici con chiare regole interpretative. In tal senso la Regione Veneto – ha concluso il dott. Marchiori – ha avviato un progetto sperimentale rivolto proprio ai lavoratori autonomi che prevede un corso di formazione sulla sicurezza, la visita medica con relazione sullo stato di salute e il rilascio del certificato di idoneità alla mansione.