Memorabili pezzi di cultura americana La coppia di registi Jonathan Dayton e Valerie Faris, compagni nella vita e anche sul set

Ci sono i fratelli Coen, sono popolari le sorelle Wachowski, in Italia tutti conoscono il duo di Ficarra e Picone; meno nota – nonostante il loro innegabile talento – è invece la coppia di registi Jonathan Dayton e Valerie Faris, coniugi nella vita, oltre che compagni d’avventura sul set, e autori di poche, grandi commedie del cinema americano. A loro dedichiamo la nuova uscita di Le perle nascoste del cinema, consigliandovi di recuperare due delle loro migliori opere.
Little Miss Sunshine (2006 – Disney+)
La famiglia Hoover vive ad Albuquerque ed è composta da una varia umanità: madre tuttofare, padre in difficoltà, nonno eroinomane (ma dal cuore d’oro), zio intellettuale in ripresa da un tentato suicidio e figlio in piena crisi esistenziale nietzschiana. Poi c’è Olive, settenne che fantastica una partecipazione al concorso nazionale per piccole Miss America, ignara degli standard di competizione di quell’ambiente. La famiglia decide di supportare il suo sogno accompagnandola alle finali del concorso: durante il viaggio su un pulmino Volkswagen giallo succederà l’inimmaginabile…Ancora 18 anni dopo la sua uscita si fa fatica a trovare nella varietà della commedia moderna un film delicato, fresco e divertente com’è Little Miss Sunshine. Enorme successo di critica e botteghino (100,4 milioni totali su un budget di 8), l’avventura della famiglia Hoover si qualifica come vera e propria storia di formazione collettiva, durante la quale ciascun personaggio riesce ad affrontare una propria fragilità, riappropriandosene e trasformandola in un tratto identitario determinante per la propria personalità. È dunque un piacere assistere alla privata versione del viaggio di ognuno di loro, in una narrazione sempre ben equilibrata che alterna momenti di scavo psicologico, commedia e avventura on the road con una spontaneità rara e con un cast azzeccatissimo.
La battaglia dei sessi (2017 – Disney+)
Nel 1973 la campionessa del tennis Billie Jean King incarna tutti i valori del movimento femminista: parità salariale, rispetto sociale e riconoscimento di diritti femminili. A testare questi ideali giunge il retrogrado maschilista Bobby Rigs, campione di tennis in pensione, che decide di sfidare Billie Jean sul campo: l’epico match si terrà il 20 settembre 1973 e verrà ribattezzato “la battaglia dei sessi”. Memorabile pezzo della cultura americana, questa peculiare vicenda sportiva rivive nel film dei Dayton e trasferisce la sua potenza drammaturgica sui protagonisti: Emma Stone e Steve Carrell nei panni di Billie Jean e Bobby sono mattatori sullo schermo per l’intera durata del film, che ha il pregio di riuscire a unire le storie personali dei due con la Storia americana, calando le prime in un contesto culturale e sociale forse non sviscerato a fondo, ma di certo chiaramente definito. Il climax verso lo storico match è poi costruito con la giusta tensione scenica e drammaturgica, espedienti grazie ai quali il pubblico può godersi fino in fondo un intrattenimento intelligente, informato e dotato dello spessore sufficiente per lasciare il segno.
Maria Letizia Cilea