Lo storico marchio dolciario della provincia di Verona conosciuto e apprezzato in tutta Italia continua la sua dolorosa odissea. Dopo anni di liti e incertezze si è arrivati al capolinea nonostante i molti pretendenti. A farne le spese come sempre sono i lavoratori. Settantasei dipendenti tutti con famiglia a carico saranno licenziati. Un obbligo che permette sicuramente ai curatori di accelerare le procedure del bando con una nuova asta il prossimo 17 settembre. In quella data, nel malaugurato caso nessuno dovesse presentare un’offerta, per i lavoratori sarebbe la fine. Se arrivasse invece, e ce lo auguriamo, un cavaliere bianco disposto a rilevare la Melegatti, avrà facoltà di subentrare nei rapporti di lavoro in essere alla data della cessione. I sindacati come ovvio masticano amaro. Non c’è però altra strada. Possiamo dire che in questa vicenda soprattutto nel passato, i signori sindacalisti hanno avuto la loro buona parte di responsabilità. Ci auguriamo che l’azienda trovi un acquirente. Che i lavoratori che hanno tenuto duro vengano riconfermati. Il marchio Melegatti è eccellente. Serve solo un giro di pagina e qualcuno capace di far funzionare le cose nel verso giusto.