A Verona, l’occhio tecnologico e quello umano sorvegliano, 24 ore su 24, le 1.500 cabine dell’elettricità. Pronti ad agire in caso di blackout, come successo ieri sera quando si sono ‘spenti’ parte del centro storico e il quartiere Borgo Trento. Alla centrale operativa di Megareti in lungadige Galtarossa sono in turno costantemente due operatori e, dalle loro postazioni, davanti a schermi e pc, riescono a monitorare sbalzi e danni alla rete di alta e media tensione e ripristinare tutti i guasti. In tempo reale e a distanza. Se qualcosa non va, infatti, scattano gli allarmi e i tecnici intervengono, supportati dalla tecnologia. Il tutto in pochissimi istanti, la media di attesa prima di riuscite a dare luce a palazzi e quartieri è di 10-11 minuti. Meno della metà delle tempistiche previste dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), stabilita in 24 minuti. Velocità e operatività che, in 4 anni, hanno portato nelle casse di Megareti 1 milione di euro, premialità riconosciuta dall’Autorità nazionale che al contrario, quando cioè non si rispettano i tempi, dispone il pagamento di penalità.
L’interruzione dell’elettricità di ieri sera ne è stata l’ennesima dimostrazione. Erano le 18.59 quando è stato registrato un guasto a due linee di media tensione e oltre 4 mila famiglie sono rimaste al buio. Immediato l’allarme che si è accesso alla centrale, così come l’intervento degli operatori. Dai computer sono state individuate prima la direttrice danneggiata e, poi, le cabine che avevano fatto saltare il sistema. Dopo 6 minuti la linea ‘sinistra Adige’ era già stata ripristinata. Allo scattare dei 10 minuti anche la seconda linea era tornata in funzione. Un danno a un nucleo di congiunzione, un problema tecnico. L’ultimo guasto della serata era sulla bassa tensione, ossia singoli palazzi non ancora telecontrollati da remoto. E’ stato necessario attendere l’uscita di due squadre operative, ma in 40 minuti anche per le ultime 400 utenze tutto era tornato alla normalità.
Questa mattina, il sindaco Federico Sboarina, assieme al direttore operativo Megareti, ingegner Livio Negrini, ha visitato la Centrale assistendo in prima persona al lavoro intenso degli operatori, alle prese con videosorveglianza, ma anche telefonate e segnalazioni.