Il 14 gennaio 2002, vent’anni fa, un gruppo di medici si incontrarono davanti ad un notaio per concretizzare la volontà che ciascuno di essi avvertiva di assicurare il diritto alla salute a tutte le persone, indipendentemente dalla loro provenienza, dal credo religioso, dalla condizione socio-economica. Nasceva così a Verona quella che è oggi Medici per la Pace.
Vent’anni di progetti in Italia e nel mondo, vent’anni di solidarietà, di persone, di idee, di entusiasmo, di scambio e crescita.
“Brindiamo- dicono- a questo importante traguardo inaugurando un anno speciale per la nostra organizzazione: continuate a seguirci per scoprire cosa stiamo preparando!’’.
Il mese scorso Medici per la Pace ha inaugurato un nuovo progetto: nato con lo scopo di avvicinare tra loro le associazioni che operano nelle Circoscrizioni 6 e 7 di Verona, permetterà di rispondere in modo più efficace ai nuovi bisogni socio-sanitari delle famiglie e delle persone che la pandemia ha posto in una condizione di particolare vulnerabilità.
Il progetto è supportato dai Fondi 8×1000 dell’Unione Buddhista Italiana, e include attività di supporto educativo, sanitario, psicologico e sociale rivolte a tre gruppi specifici di persone: giovani, famiglie e anziani.
Prosegue con ottimi risultati la terza annualità del progetto Salute per Tutti, sostenuto dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo nella città di Alba Iulia, in Romania. Ogni giorno, decine di bambine e bambini con disabilità provenienti da tutto il Paese partecipano a sessioni di riabiiltazione neuro-psicomotoria e cure odontoiatriche specializzate presso il Centro Maria Beatrice. Alle loro famiglie vengono offerti anche seminari tematici e supporto psicologico. Nel Centro Sfanta Maria, invece, i minori ricevono supporto allo studio, cure odontoiatriche e un’integrazione alimentare di qualità.
E’ partito a gennaio il progetto Edu-Care, finanziato dall’Unione Buddhista Italiana, che permette alle studentesse e agli studenti della provincia di Verona di ricevere supporto allo studio, ascolto psicologico e aiuto nell’apprendimento della lingua italiana L2. Già nel primo mese di progetto, le richieste giunte alle operatrici di Medici per la Pace sono state tante: un segnale positivo che vede i giovani impegnarsi per migliorare e migliorarsi, ma anche un campanello d’allarme sulle conseguenze che due anni di pandemia stanno producendo sui minori.