Sono geriatri, gastroenterologi, chirurghi, cardiologi, medici di medicina generale: per una sera si toglieranno il camice bianco e imbracceranno microfoni e strumenti musicali per beneficenza. Venerdì 19 gennaio, a partire dalle 20.45, saliranno sul palco del Teatro Camploy per il concerto gratuito “Medici per Strada e Fidas per Emergency e A.v.o.”, patrocinato dal Comune di Verona.
Sono 9 le band che suoneranno e canteranno per beneficienza: Oniric Motel, The Randoms, I dipendenti Inps, Off Line, Nory Mantovani e Cristiano Pallaoro, A.S.L.L.L.L., Quarto Scaglione&Co., Medical Brothers e AOUI Verona official band. Ogni formazione avrà 15 minuti a disposizione e sarà introdotta da Beatrice Zuin, presentatrice della serata.
«Saremo almeno una quarantina, fra medici, infermieri e personale sanitario accomunati dalla passione per la musica – spiega il dott. Emilio Confetti, geriatra e palliativista, voce e chitarrista di Quarto Scaglione&Co. e referente di Medici per Strada, compagine che coordina l’iniziativa –. Tra di noi c’è chi lavora all’Azienda ospedaliera di Verona, chi negli ospedali di Legnago, Bovolone, Peschiera, San Bonifacio e Negrar, ma qualcuno arriverà anche da Treviso. L’intento del concerto, alla sua seconda edizione, è di promuovere la solidarietà, il valore della vita, e di aiutare quelle associazioni che sono in prima linea in zone del pianeta in cui il diritto alla salute è più difficile da garantire».
Le offerte libere raccolte durante la serata, organizzata in collaborazione con i donatori di sangue di Fidas Verona, zona Centro, andranno infatti a favore dei progetti di Emergency – con il Gruppo di Verona che allestirà nel foyer del teatro una mostra sul Centro di chirurgia pediatrica a Entebbe, in Uganda, visitabile dalle 19.30 – e di A.v.o. onlus, realtà che ha costruito un ospedale in Costa d’Avorio. Al Camploy risuoneranno diversi generi musicali; il gran finale, con tutte le formazioni sul palco, dirette dal maestro Roberto Borini, sarà affidato alla canzone Imagine, auspicio di pace in questi tempi di guerre.
L’invito alla cittadinanza è lanciato. «Quando c’è di mezzo una buona causa di solito le persone rispondono bene, perciò ci auguriamo tanta partecipazione – aggiunge il dott. Confetti –. Come Medici per Strada nel giugno dell’anno scorso, per ricordare la figura di Gino Strada, abbiamo organizzato insieme al Comune di Verona e ad altre associazioni un festival di musica di strada, con 43 band: è stato un successo che confidiamo di replicare». Il 19 gennaio si parlerà molto di solidarietà con i progetti avviati all’estero, dove la sanità convive con condizioni di vita difficili e strutture spesso insufficienti, ma anche di altruismo prossimo, con i donatori di sangue e plasma di Fidas Verona. «Quando noi medici prescriviamo una trasfusione, tutte le volte pensiamo che questa è il dono di una persona che ne salva un’altra», osserva il medico.