Mazzi, che mazzate. Interrogazione alla Camera e al Senato I parlamentari Zanella e Fratoianni a Sangiuliano: “Inopportuno il ruolo di manager di Giletti nel caso Baiardo. E per il caos in Arena”

Gianmarco Mazzi, un nome una garanzia. Garanzia di spettacolo, di show, di qualità, di eventi: da sempre è stato attirato dal mondo della musica, dai tempi di Battisti e Mogol, unendo a questa grande passione quella per la politica. Di destra. Ma non la destra truce, di piazza, che a Borgo Trento dove Gianmarco è nato e cresciuto, andava a cercare rissa con le bande di altri quartieri rossi. No, lui ne è sempre rimasto fuori, la sua destra era più culturale, impegnata, anche musicale. Una scelta politica che lo ha sempre portato vicino ai big del Msi prima, di Alleanza nazionale poi e di Fratelli d’Italia ora. Frequentare Giorgia Meloni o Ignazio La Russa per lui è sempre stata la normalità, si metteva volentieri a disposizione per la causa, così come ha fatto organizzando il “concerto” di Gianni Morandi nell’aula di Palazzo Madama per il 75° anniversario dalla prima seduta del Senato recentemente, perché far divertire è la sua grande missione.
E queste due passioni, quella politica e quella per lo spettacolo dal vivo (è stato direttore artistico di Sanremo, grande capo di Arena extra per gli spettacoli rock e pop in Arena e diecimila altre cose) sono sempre andate di pari passo.
Per cui ora che è diventato parlamentare di Fratelli d’Italia, ora che è sottosegretario alla Cultura, ora che è entrato nella stanza dei bottoni come lo si può privare dell’altra grande passione per musica e spettacoli, che lo porta anche a svolgere il compito di manager di celebrità?
Eppure su questi ruoli multipli e sul suo attivismo è stata depositata alla Camera e al Senato una interrogazione al ministro Sangiuliano da parte del gruppo Alleanza Verdi Sinistra con Zanella e fratoianni.
L’interrogazione ripercorre lo scontro politico in Fondazione Arena tra il centrodestra che appoggia Cecilia Gasdia già candidata di Fdi e il centrosinistra del sindaco Damiano Tommasi. Ricorda poi il ruolo ricoperto da Mazzi in Fondazione Arena: “Gianmarco Mazzi, attuale sottosegretario alla Cultura, dal 2017 al 2022 ha ricoperto il ruolo di direttore artistico e amministratore delegato della società che all’Arena di Verona gestisce le attività televisive e live all’Anfiteatro, e si è adoperato molto per la riconferma di Gasdia; il sottosegretario Mazzi si occupa di spettacoli dal vivo, ma continua anche a fare il manager in quel settore, a parere dell’interrogante con un evidente conflitto di interesse rispetto al ruolo istituzionale che ricopre”.
Il riferimento è alla vicenda Giletti (presentatore di La7) e Salvatore Baiardo, (collaboratore di giustizia che aveva aiutato i fratelli Graviano durante la loro latitanza): “Il fatto che un sottosegretario alla Cultura possa rappresentare un artista come Giletti”, scrive Zanella, “tanto da essere convocato dalla procura di Firenze per chiarire meglio alcuni dettagli della vicenda Baiardo, appare davvero inopportuno”.
Quindi Luana Zanella chiede a Sangiuliano “se non ritenga opportuno riconsiderare il ruolo e le deleghe del sottosegretario Mazzi, anche alla luce di quanto sta avvenendo nella gestione dell’Arena di Verona”.