Maxi operazione della Polizia all’alba con una trentina di arresti Due elicotteri della Polizia di Verona sorvolano la città antica, dalla Stazione fino a piazza Bra, fermandosi in hoovering a lungo tra piazza Pradaval e i portoni della Bra.

Maxi operazione della Polizia di Verona dalle prime ore dell’alba di martedì 23 luglio 2024: due elicotteri sorvolano la città antica e si fermano tra Piazza Pradaval e i portoni della Bra.

Maxi operazione della Polizia in città antica e Porta Nuova

Da una nota della questura si comprende si che si tratta di una duplice operazione ancora in corso a Verona e provincia per rintracciare e arrestare alcuni stranieri irregolari sul territorio e per disporre la loro espulsione.

Sono ritenuti responsabili di scippi, rapine, accoltellamenti, minacce e violenze nella zona della stazione di Verona Porta Nuova e di Piazzale XXV Aprile.

Si tratta di una maxi operazione con 33 misure cautelari, di cui 26 arresti in carcere e sette divieti di dimora, e altre 40 misure di prevenzione disposte dal questore. In mattinata ulteriori dettagli in una conferenza stampa.

Cosa è successo

La Polizia di Stato di Verona ha dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone 26 custodie cautelari in carcere e 7 divieti di soggiorno nella provincia di Verona nei confronti di altrettanti indagati di origine marocchina, con precedenti penali, senza fissa dimora ed irregolari sul territorio nazionale: un’ampia rete criminale solidamente intrecciata e specializzata nella commissione seriale di vari reati, soprattutto contro il patrimonio, spesso accompagnati dall’uso della violenza.

Un modus operandi consolidato e ripetuto – con facilità e spregiudicatezza – nella stessa zona, caratterizzata da un continuo via vai di persone: un vero e proprio sistema operativo rafforzato dallo stretto legame di solidarietà tra gli indagati, sempre pronti a sostenersi e a spalleggiarsi nella commissione dei delitti in danno di vittime casuali, spesso avvicinate con una scusa e poi aggredite di spalle da un complice o, nei casi più gravi, allontanate con la forza, minacciate, aggredite e infine rapinate.

Tra gli indagati, anche il ventitreenne ed il ventiquattrenne marocchino, già in carcere dopo il fermo eseguito lo scorso 5 giugno dalla Polizia di Stato. I due avevano partecipato, insieme ad altri quattro complici alla spedizione punitiva organizzata insieme ai danni di un connazionale che, due settimane prima, aveva tentato invano di salvare un ragazzo di nazionalità somala finito nel canale Camuzzoni. “Colpevole per aver collaborato con la Polizia”, era stato sorpreso di notte nel sonno, legato mani e piedi, torturato e rapinato.

Un atroce pestaggio che testimonia, ancora una volta, la spregiudicatezza degli indagati nei confronti delle forze di polizia cui, talvolta, si sono opposti anche con violenza, come è emerso chiaramente da altri episodi raccolti dagli investigatori.

Contestualmente alla vasta operazione di polizia giudiziaria, con l’ausilio della Direzione Centrale dell’Immigrazione, si è svolta anche un’operazione di polizia ad alto impatto finalizzata al rintraccio di stranieri irregolari per assicurarne l’espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera.

Entrambe le fasi hanno visto in campo 140 unità tra donne e uomini della Polizia di Stato, oltre che della polizia ferroviaria e della squadra mobile scaligera, inviati anche da altre questure dal Servizio Centrale Operativo e dal Servizio Immigrazione. A supporto delle operazioni anche il Servizio Controllo del Territorio ed il Servizio Reparti Speciali con equipaggi UOPI e del reparto prevenzione crimine, unità cinofile, reparto mobile e reparto volo.

Nei confronti degli indagati il Questore ha anche emesso  44 misure di prevenzione tra avvisi orali e Daspo Willy. 17 indagati sono ancora ricercati e verranno arrestati nelle prossime ore.