Un’estate calda quella di Matteo Manassero. Dove le temperature contano davvero poco. E’ l’estate che sancisce il ritorno del golfista veronese nell’elite del golf mondiale. E che, soprattutto, gli permette di partecipare alla sua seconda Olimpiade con la maglia azzurra.
Matteo Manassero torna nell’elite del golf mondiale
Matteo Manassero sfiora l’ennesima top ten della sua ottima annata. Allo Scottish Open vinto dopo 25 anni da uno scozzese, Robert MacIntyre, rimane nelle posizioni di vertice per tutto il torneo e, complice un finale deludente, due bogey nelle ultime tre buche, scivola al quindicesimo posto.
Ora il futuro immediato vede Manassero partecipare al British Open, uno dei quattro major, i tornei più importanti del panorama mondiale, poi ecco le Olimpiadi, prima giornata di gara il prossimo 1 agosto.
“Intanto esserci è bellissimo – afferma Manassero – è un traguardo che mi sono meritato, arrivato grazie ai risultati che ho conquistato. Alle Olimpiadi ci sono già stato, quelle in Brasile. Mi sembra di capire che sarà leggermente diverso. Come golfisti non saremo alloggiati nel villaggio olimpico ma nelle vicinanze del campo di gioco. Assomiglia, quindi, ad un normale torneo che giochiamo nel tour. Certo il valore è diverso”.
Manasserro sottolinea come “la medaglia olimpica anche per i golfisti sta assumendo un valore particolare. Con me a difendere i colori azzurri ci sarà il vicentino Guido Migliozzi. Speriamo di poter conquistare qualcosa di importante perché sarebbe una bella spinta per tutto il movimento”.
Si giocherà al Grand National, poco distante da Parigi “un gran campo – afferma nuovamente Manny – ci si svolge, abitualmente, l’Open di Francia e ci ho giocato sette, otto volte. Campo difficile, selettivo, non sarà facile fare bene anche perchè mai come in questa Olimpiade il campo dei partecipanti è di primordine. Ci sono tutti i migliori, sarà davvero un gran torneo”. Manassero si gode il momento, quello del ritorno a giocare con il gotha del golf mondiale. In Scozia, nell’ultima giornata, ha gareggiato assieme a Rory McIlroy “è stato bello perchè lui è fortissimo, un giocatore straordinario ed è uno dei favoriti per la medaglia d’oro.
Gli altri? C’è nel field il numero uno del mondo, l’americano Scheffler, credo abbia grandi possibilità. Ma, personalmente, vado per fare bene. Vincere? Ci si prova, si gareggia per questo. Poi i margini di errore a questo livello sono minimi. Però posso dire di stare benissimo, non pensavo di poter tornare a questi livelli di competitività e dunque non nego che mi piacerebbe davvero conquistare una medaglia”.