Massignan: “Sull’urbanistica tante scelte sono già decise” Veronapolis ha incontrato la vicesindaca Bissoli. Per la Marangona e altre zone cruciali i piani della Regione sono vincolanti

Ieri, una rappresentanza dell’associazione Veronapolis composta da Giorgio Massignan, il paesaggista Alberto Ballestriero e l’ingegner Guido Zanderigo, è stata ricevuta dall’assessora alla pianificazione territoriale del Comune Barbara Bissoli, dal capo gabinetto del sindaco e dai componenti dello staff tecnico incaricato di redigere il nuovo Piano Assetto Territoriale.
“Ci siamo confrontati soprattutto su questi punti”, ricostruisce Massignan: il consumo di suolo. Abbiamo esposto le nostre preoccupazioni per l’eventuale realizzazione di un polo logistico alla Marangona, un’area agricola ancora integra.
La rigenerazione. Abbiamo sostenuto che a Verona sud, ci sono varie aree industriali dismesse, che potrebbero ospitare i poli logistici e altre attività produttive.
La città policentrica. Abbiamo sottolineato il rischio che si stia rafforzando il ruolo del Centro Storico quale luogo di servizi alberghieri e di consumo turistico, e non abitativo, decentrando le residenze all’esterno.
Inoltre, abbiamo contestato i metodi di approvazione e i contenuti del Piano Folin della Fondazione Cariverona.
La pianificazione partecipata. Abbiamo fatto presente il rischio che stia iniziando un metodo di ascolto, più che di reale partecipazione ai lavori e alle conseguenti scelte d’uso del territorio.
Inoltre, abbiamo proposto la realizzazione di una fascia di verde che colleghi i Forti austriaci extra moenia; una mappatura degli immobili storici dismessi da considerare nella stesura del P.A.T.; l’utilizzo di alcune caserme e di altri edifici centrali per residenze a canoni d’affitto convenzionati e/o a housing per studenti; la revisione del Piano Folin; e lo studio di interventi per il miglioramento urbano nelle zone di percorrenza del filobus, da inserire nella pianificazione urbanistica”.
RISPOSTE
Quali sono state le risposte e le controdeduzioni a queste proposte?
Massignan ricostruisce: “L’assessora e i responsabili della stesura del P.A.T., hanno sostenuto che molte delle scelte che stanno portando avanti erano state approvate dalle precedenti amministrazioni o definite dal piano sovracomunale della Regione, il PAQE (Piano d’Area Quadrante Europa), e quindi impossibili da modificare”.

Nuovi hotel e una caserma disponibile

“In particolare, l’assessora ha sostenuto che la sola caserma ancora disponibile ad uso residenziale e/o ad un housing per studenti, è la Trainotti in via XX Settembre. Ha inoltre informato che il PAQE della Regione non destina la Marangona a polo logistico e lo Scalo Merci della Ferrovia a parco urbano; quindi, che il vero interlocutore è la Regione”.
“Gli incaricati alla stesura del P.A.T. hanno affermato che saranno organizzate sedute informative nelle diverse circoscrizioni per confrontarsi con gli abitanti, relativamente alle scelte urbanistiche che, hanno garantito, non saranno preconcette”.
IMPRESSIONI
“L’impressione che abbiamo avuto è stata di cortese disponibilità al confronto, ma anche della loro dichiarazione di totale impossibilità a modificare le scelte urbanistiche definite dalle precedenti amministrazioni e dalla Regione. A nostro avviso, sarebbe quindi opportuno che gli amministratori comunali si rapportassero con la Regione per modificare alcune scelte d’uso del P.A.Q.E. e che sostenessero le azioni di quei cittadini che tentano di bloccare i piani approvati dalle amministrazioni del passato, un esempio per tutti, il ricorso al Consiglio di Stato degli albergatori contro il grand hotel del Piano Folin”.
“In caso contrario, -conclude Massignan – la sorte del Centro Storico, del Parco urbano all’ex Scalo Merci della Ferrovia, dell’edificazione, anche se non per un polo logistico, della Marangona e di altre aree della città, è scontata”.