MASI E CIVILTÀ VENETA, ECCO I VINCITORI Il premio a Emilio Franzina, Paola Marini ed Elena Zambon. A Luigi Moio “Civiltà del vino” e all’attivista Yolande Mukagasana il Grosso d’oro

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Svelati da parte della presidente della Fondazione Masi, Isabella Bossi Fedrigotti, i cinque vincitori della 36^ edizione del Premio Masi: a Emilio Franzina, Paola Marini e Elena Zambon va il Civiltà Veneta; a Lugi Moio il Premio Internazionale Civiltà del Vino; e a Yolande Mukagasana il Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano. Con uno sguardo attento all’attualità, il Premio Masi 2017 incrocia come nella sua tradizione la dimensione territoriale veneta con una proiezione internazionale. Tra le molteplici chiavi di lettura dei riconoscimenti di questa edizione spicca quella al femminile. Sono infatti donne tre dei cinque vincitori (l’imprenditrice Elena Zam­bon, la storica dell’arte Paola Marini, e la ruandese Yolande Mukagasana, già candidata al Nobel per la pace). Altro fil rouge è la valorizzazione del “fare memoria” quale strumento per capire il presente e dare fondamenta al futuro. E’ quanto si evince dai riconoscimenti assegnati allo storico Emilio Franzina e all’attivista Mukagasana. Allo stesso modo memoria e conoscenza diventano cultura condivisa anche nell’attività dell’enologo Luigi Moio, di Franzina, della Marini e della Zambon con la sua Fondazione Zoé. “I nomi dei premiati e il loro vissuto portano in primo piano temi talvolta urgenti e anche di drammatica attualità per l’Europa e il nostro Paese” commenta Isabella Bossi Fedrigotti. “Confidiamo che anche in questa edizione il Premio rappresenti l’occasione per accrescere la conoscenza culturale, l’unica che può dare avvio a un cambiamento positivo e consapevole.” Sandro Boscaini, vice presidente Fondazione Masi e presidente Masi Agricola: “Le figure premiate e le loro testimonianze sono esempio per le giovani generazioni ma sono anche stimolo per noi tutti nel riappropriarci di quei valori, oggi confusamente offuscati, che in passato hanno permesso al nostro Paese di crescere, sia culturalmente che industrialmente, contribuendo così al benessere generale”. La premiazione si terrà sabato 30 settembre presso le Cantine Masi con la firma della storica botte di Amarone e a Verona presso il Teatro Filarmonico.