“Come era atteso, dopo un 2022 caratterizzato da rilevanti riassortimenti degli stock da parte della filiera distributiva il 2023 è stato un anno di riflusso, per tutto il settore e anche per noi. Una vendemmia quantitativamente penalizzata e compromessa dalla peronospera, così come la permanenza di costi operativi ancora elevati per effetto degli eccezionali aumenti dei prezzi delle materie prime, dei derivati e dell’energia
iniziati nel 2022, hanno abbassato la redditività. A fronte di un’apertura d’anno tutt’altro che migliorativa, continuiamo a lavorare sulla strategia della premiumness, omnicanalità distributiva,
direct-to-consumer, innovazione di prodotto, a partire da quanto stiamo presentando alle fiere di settore”.
Così Sandro Boscaini, Presidente di Masi Agricola dopo l’approvazione da parte del Cda del progetto di bilancio e del consolidato.
Dai dati si evince che i ricavi netti consolidati si sono attestati a 66,4 milioni (74,7 mln di euro nel 2022, -11,1%), sostanzialmente in linea rispetto al periodo pre covid. Il 2023 è stato penalizzato dal trend di allegerimento delle scorte nei mercati chiave e dal rallentamento dei consumi. L’utile netto è di 0,7 milioni di euro (4,5 mln di euro nel 2022). Approvata anche la proposta del dividendo che sarà di 3 centesimi per azione.
Non dimentichiamo che una selezione di vini di Masi, leader nella produzione dell’Amarone, sono stati serviti ieri alla cena di gala del B7, nell’elegante cornice della sede della Prefettura.
L’organizzazione e il servizio durante la serata sono stati affidati allo staff di Masi Wine Experience, a cui fanno capo le attività di ristorazione ed enoturistiche del Gruppo vitivinicolo. Il menu, è stato curato da Vitangelo Galluzzi, Responsabile Servizi Ospitalità.