Che la posizione assunta dagli esponenti di “Fare!”, in particolare con Patrizia Bisinella, in occasione del voto di fiducia avrebbe avuto una ricaduta immediata su Verona non c’erano dubbi. Gli esponenti del movimento di Flavio Tosi, lo ricordiamo non ha votato contro la fiducia al governo Gentiloni. Così subito è arrivata la replica di Ciro Maschio, membro dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia. “Pena e tristezza”, ha detto l’avvocato Maschio, “nel vedere Tosi politicamente alla canna del gas ridotto solo gli insulti (“mentitori seriali”) peraltro fuori luogo, anche perchè Fratelli d’Italia non è al Senato e nulla c’entra col Patto del Nazareno. Semmai a proposito di “mentitori seriali”, non prova imbarazzo Tosi – si è chiesto- ad associarsi a Renzi e alla Boschi che avevano detto di lasciare la politica in caso di vittoria del No? Con i parlamentari voltagabbana di Fare, eletti nella Lega nel cdx ed ora passati ad altri lidi -ha concluso- Tosi si è espresso a favore di un Renzi bis (forse sperando in un sottosegretario o nel terzo mandato). Rimasto a bocca asciutta tiene ora una linea ambigua in stile Verdini e si permette di pontificare in casa d’altri?”. FdI, lo ricordiamo ha proposto una legge elettorale, da approvare in poche settimane, che consenta di andare al voto in primavera. “Perchè continuare”, conclude l’esponente di Fratelli d’Italia, “ fino ad autunno o a fine legislatura con un governo che calpesta la volontà espressa dagli italiani sarebbe un danno per il Paese e un insulto al popolo italiano”. Tutte espressioni che danno già la linea che vedremo da qui alle amministrative del 2017, per le quali Tosi sembra aver tagliato tutti i ponti alla sua destra. Vedremo.