Marmomac, export da oltre 3 miliardi Gli Stati Uniti si confermano il principale importatore mondiale. Indagine di Nomisma

“Le fiere sono un momento fondamentale per le aziende e in particolare per le PMI, perché più si allarga il perimetro di distribuzione più è necessario trovare occasione per presentare i prodotti e massimizzare il risultato nel catturare l’interesse dei buyer”, così Matteo Zoppas, Presidente Agenzia ICE, in occasione dell’inaugurazione di Marmomac iniziata a Veronafiere. Oggi le piattaforme fieristiche stanno evolvendo e stanno rompendo gli schemi, diventando sempre più internazionali come stiamo facendo insieme a Veronafiere con Vinitaly Chicago e Marmomac Brasile. “Qui a Verona – ha proseguito Zoppas – portiamo oltre 180 operatori esteri tra aziende buyer e studi di architettura e design, che costituiscono un target strategico per questo settore ad alto valore aggiunto. Ma ICE opera su molteplici fronti: la promozione, lo sviluppo del business e anche la formazione degli addetti delle aziende estere che comprano la tecnologia italiana. Il comparto dei materiali lapidei e dei macchinari per la lavorazione del marmo, con un export che nel 2023 ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro, contribuisce significativamente al valore complessivo delle esportazioni italiane, che lo scorso anno hanno totalizzato 626 miliardi di euro”. L’eccellenza dell’industria tecno-lapidea mondiale sale così di nuovo sul palcoscenico di Marmomac. Alla Fiera di Verona, dal 24 al 27 settembre, dove va in scena la 58a edizione del Salone internazionale dedicato all’intera filiera della pietra naturale declinata in ogni suo aspetto: prodotto, tecnologia, cultura e formazione. Quest’anno sono 1.485 le aziende espositrici presenti a Marmomac, di cui oltre il 68% estere provenienti da 55 paesi; sono attesi operatori professionali da più di 130 nazioni, grazie alle attività congiunte di incoming di buyer, in collaborazione con ICE-Agenzia e Confindustria Marmomacchine. Dodici i padiglioni da visitare a cui si aggiungono 4 aree esterne per una superficie espositiva di 74.000 metri quadrati, vetrina per le ultime innovazioni nel campo delle tecnologie di lavorazione della pietra, degli accessori e della componentistica, insieme a tutte le varietà di materiali lapidei, dai blocchi grezzi, alle lastre fino ai prodotti finiti e alle ultime applicazioni nel campo dell’interior design. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini e il sindaco di Verona Damiano Tommasi. A seguire, presentazione della ricerca realizzata da Nomisma per Marmomac. Con una domanda complessiva pari a oltre 3,4 miliardi di euro l’anno, gli Stati Uniti si confermano il principale importatore mondiale di marmo italiano, e il mercato di riferimento per il comparto lapideo del Pese. Il dato, riferito al 2023, emerge dalle elaborazioni Nomisma nella ricerca realizzata per Marmomac, presentata da Emanuele di Faustinio alla giornata inaugurale della 58/a edizione della rassegna internazionale dedicata alla filiera della pietra naturale, in Fiera a Verona. L’industria italiana della pietra naturale, seconda tra i Paesi esportatori globali e unico fornitore nella top 3 in tutte le categorie della filiera (pietre naturali grezze e lavorate, macchinari e tecnologie, beni strumentali), ha registrato negli Usa una crescita del 56% nell’ultimo decennio. Ha superato Brasile e Cina nella classifica dei fornitori internazionali, conquistando una quota di mercato del 18% nel 2023.