Marcolini e Fresco “giocano” il segno X. “A volte ci si deve anche accontentare” Gialloblù in palla a La Spezia, i rossoblù bloccano l’ambizioso Piacenza: tutto ok

Chievo

LA FRASE
“Un po’ la solita storia. Concretizziamo poco, rispetto a quello che produciamo. Soprattutto nel primo tempo abbiamo costruito molto e concluso poco. Un “vizietto” che altre volte ci ha impedito di vincere. Però, c’è anche da dire che nel secondo non siamo riusciti a ripeterci”. Così Michele Marcolini, come sempre molto onesto nell’analisi della gara.

IL NUMERO: 16
E’ la maglia di Luca Garritano, migliore in campo a La Spezia. Forse la miglior partita da quando è al Chievo. L’ex promessa, che sembrava consegnato a una carriera in bianco e nero, ha dimostrato quelle qualità che qualche anno fa l’avevano proiettato alla ribalta. E come trequartista è stato spesso devastante. Un’altra carta importante nel mazzo di Marcolini.

LA CLASSIFICA
In vetta c’è un grande assembramento. Occhio al Perugia, che potrebbe avere qualcosa in più, come dimostra il successo di Crotone. Per il resto, “gruppo compatto” come si dice nel ciclismo. La sensazione è che questa sia la fase in cui i valori si stanno delineando. E il Chievo c’è. L’ha dimostrato anche a La Spezia.

IL FUTURO
Il primo step ci porterà a Frosinone, contro una nobile decaduta, alla ricerca di riscatto. Mister Nesta non ha finora trovato la formula giusta, il Frosinone è per ora tra le delusioni del campionato. Anche se, contro il Chievo, negli ultimi anni, sono sempre state battaglie. Sarà un test anche sul piano nervoso, per Cesar e compagni. Una gara da… Cesar, appunto.

Virtus

LA FRASE
“Contro squadre così forti un punto assomiglia più a una vittoria che a una sconfitta. Il Piacenza è una formazione che l’anno scorso è andata a pochi secondi dalla promozione in serie B, ma noi, anche in questa partita, abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti” ha commentato soddisfatto mister Fresco al termine dei 90 minuti.

NUMERO: 0 a 0
È il secondo pareggio stagionale per la Virtus Verona, risultato che, allo Stadio Gavagnin Nocini, non si vedeva dall’aprile scorso, e per di più a reti inviolate, una rarità in quest’inizio di stagione visto che i rossoblù si presentavano all’incontro come miglior attacco del girone B con 21 gol realizzati.

IL TOP
In una partita con poche occasioni, il premio di migliore in campo va a Marco Curto, il difensore centrale della Virtus che, nel corso della sfida, ha trasmesso sicurezza a tutto il reparto con la sua pulizia negli interventi, la sua precisione negli anticipi sugli attaccanti avversari.

L’ESORDIO
Tra i pali veronesi e tra i professionisti l’esordio di Mattia Chiesa, classe 2000, arrivato in estate dall’Hellas Verona: “Sono felice, sicuramente l’esordio tra i grandi è una soddisfazione, un traguardo che fa piacere raggiungere.” Nonostante la giovanissima età, il portiere nativo di Rovereto può vantare già un bel primato: è il primo giocatore ad aver indossato la maglia delle tre grandi società calcistiche della città scaligera, quella del Chievo all’inizio della sua carriera, dell’Hellas Verona l’anno scorso, quest’anno quella della Virtus.

G.M