“Altro che cantieri prima dell’estate 2021 come avevano improvvidamente annunciato i vertici del Consorzio Zai lo scorso settembre. Lo sviluppo della Marangona ha atteso 40 anni e probabilmente dovrà attendere un altro anno di più. Infatti la Commissione regionale Vas, fatto più unico che raro, ha accolto le osservazioni dell’Ulss, dei comuni contermini e dello stesso Comune di Verona e ha bocciato il procedimento avviato dal rispedendo tutto l’incartamento al mittente”, sottolinea Michele Bertucco, consigliere di Verona e Sinistra in Comune. “Risulta presente un doppio ordine di criticità che non consente, allo stato attuale della documentazione esaminata e agli atti, di poter esprimere con ragionevole certezza scientifica un compiuto parere di sostenibilità ambientale, stante l’incertezza sull’effettiva coerenza della documentazione esaminata rispetto a quanto adottato con determinazione dirigenziale n. 3779 del 30 settembre 2020 che ha approvato le conclusioni della conferenza dei servizi decisoria” scrivono i tecnici della Regione. Il Consorzio ZAI , dal canto suo, “prende atto del parere VAS. Il parere riguarda questioni di natura esclusivamente formale e procedurale inerenti al rapporto ambientale preliminare, peraltro redatto da tecnici esterni incaricati dal Consorzio ZAI, che dovrà essere rielaborato secondo le richieste della Regione Veneto, e ritrasmesso alla competente Commissione Regionale VAS. La Regione Veneto non entra nel merito dei contenuti del rapporto ambientale preliminare; si limita ad osservare che vi è incongruenza fra quanto pubblicato sul sito del Comune e gli elaborati depositati. Il Consorzio ZAI procederà quanto prima ad inviare le necessarie integrazioni”