La Giunta dell’amministrazione Tommasi è al primo vero scossone politico.
Oggila delibera che accompagna l’accordo di programma già firmato da Comune Provincia e Consorzio Zai per lo sviluppo della Marangona andrà in Giunta.
E nonostante la delibera sia stata riscritta, ampliata, integrata e migliorata rispetto alla prima stesura uscita dall’ufficio della vicesindaca Barbara Bissoli, per l’assessore Bertucco è ancora no.
L’assessore al Bilancio e Patrimonio, esponente di Sinistra in Comune, già ambientalista di Legambiente, resta fermo sulle sue posizioni.
“Voterò contro”, ha detto questa mattina ai microfoni dei cronisti di Palazzo. E poi? Succeda quel che succeda.
Spetterà al sindaco Tommasi decidere se confermargli la fiducia e tenerlo in Giunta oppure se dichiarare che il rapporto di fiducia è venuto meno e revocare le deleghe a Bertucco. Per fare cosa poi? Qui è il rebus, perché scatterebbe una confusione notevole con ipotesi di rimpasto e cambi di deleghe, oltre che una rivoluzione di equilibri nella maggioranza e nella Giunta.
Tenendo sempre presente un punto di partenza: Bertucco, a differenza per esempio di assessori esterni nominati come tecnici vedi la stessa Bissoli, è stato eletto, ha portato voti alla maggioranza, rappresenta una forza politica che appoggia la maggioranza e ne fa parte ed esprime una consigliera comunale (Jessica Cugini).
Tommasi ha già detto più volte che “il dissenso è ammesso”, e ha lasciato intendere che non avrebbe voglia di affrontare un rompicapo di questo genere per cui potrebbe lasciare tutto così com’è per non rompere gli equilibri della squadra, come direbbe uno che ha giocato a calcio. Ma votare contro a una delibera restando poi in Giunta rappresenterebbe anche un precedente politico. Che fare?