Innovativo, multidisciplinare, condiviso. E’ il progetto culturale per Verona a cui sta lavorando il nuovo direttore artistico degli spettacoli del Comune, Carlo Mangolini, incaricato lo scorso luglio ed operativo a tutti gli effetti dal 1° settembre. Una proposta declinata al Festival Shakespeariano così come al Grande Teatro e all’Altro Teatro, con un filo conduttore che li renda parte della stessa progettualità. Con lo sguardo verso l’innovazione e la dimensione multidisciplinare, con cartelloni pensati e programmati sulla centralità del progetto, compresa anche l’ampia proposta del teatro amatoriale. La parola chiave è condivisione, con tutte le realtà che a vario titolo partecipano alla realizzazione della proposta culturale che Verona offre in tema di spettacoli. Ma anche collaborazione con altri enti preposti, per mantenere alta la qualità degli spettacoli e attirare sempre più spettatori anche da fuori città. Può sintetizzarsi così il piano culturale su cui Mangolini lavorerà nel prossimo triennio, le cui linee programmatiche sono state presentate oggi in sala Arazzi alla presenza dell’assessore alla Cultura Francesca Briani. La nuova stagione de L’Altro Teatro prende il via venerdì 29 novembre. Sul palco del Camploy Ottavia Piccolo lo spettacolo ‘Occidente Express’. “Questi due mesi mi sono serviti per conoscere la città – ha detto Mangolini-, che ogni giorno mi travolge con la sua bellezza, e per conoscere i partner culturali con cui condividere i contenuti del progetto culturale che ho in mente da qui al 2020. Un’idea di spettacolo per la cui realizzazione metterò a disposizione tutta la mia passione e la mia competenza. L’innovazione è la mia vocazione, sarà elemento comune di tutte le rassegne, che a loro volta non saranno slegate tra loro, ma unite da un filo conduttore unico. Partiamo con L’Altro Teatro, dominante è la centralità di Shakespeare, che ritroveremo anche nelle prossime rassegne, per una programmazione che risponda ad un progetto unitario, chiaramente riconoscibile. Coerenza progettuale e dimensione multidisciplinare saranno elementi chiave delle prossime stagioni, ma anche il coinvolgimento dei cittadini, per un pubblico consapevole di ciò che Verona offre in tema di cultura, a cominciare da quello più giovane. Obiettivi ambiziosi, che vogliamo raggiungere a pieno a partire dal 2021 ma per i quali siamo già al lavoro”. L’assessore Briani ha ricordato che Verona, come poche in Italia, può vantare una proposta cultureale che non si limita a una stagione ma copre tutto l’arco dell’anno. “Dal festival shakespeariano al Grande Teatro, dall’Altro Teatro alla ricca offerta delle compagnie amatoriali, sono tutte stagioni complesse e uniche, che fino ad oggi hanno beneficiato dell’esperienza del dottor Giampaolo Savorelli. Ora guardiamo avanti con entusiasmo certi che la nuova direzione sarà in grado di rappresentare la continuazione con il passato e affrontare le nuove sfide del futuro”.