Non ce l’ha fatta. La mamma dei tre poveri cuccioli murati vivi è morta. I piccoli, fortunatamente, si stanno riprendendo. Lei, invece, ritrovata in condizioni disperate, non potrà più prendersene cura. Della loro triste storia abbiamo dato conto ieri: un uomo senza cuore si era sbarazzato di loro e li aveva rinchiusi per due settimane in un casolare diroccato senza cibo né acqua abbandonandoli al proprio destino. Il papà delle bestiole, invece, era stato legato in un recinto poco distante, anche lui senza la possibilità di mangiare e bere. Tutta la famiglia era stata barbaramente segregata. Il fatto è avvenuto a Cason di Grezzana. I cani erano stati salvati appena in tempo dalla polizia locale e dalla protezione animali. Ormai erano ridotti a un pugno di pelo. La mamma, da subito, era sembrata in uno stato critico. I veterinari hanno provato a rimetterla in sesto in ogni modo ma è stato tutto inutile. La cagnetta avrebbe continuato a soffrire per niente, e così i suoi medici hanno deciso che l’unica cosa da fare era sopprimerla. Ci si stringe il cuore a riferire di simili episodi. Verrebbe da sbattere i pugni sul tavolo e spegnere il computer. Come può un uomo (che definire tale è improprio) trattare in questo modo i propri animali? Di che razza di persona stiamo parlando? Il signore in questione è in possesso di un altro cagnolino: ci auguriamo che le autorità intervengano immediatamente per sottrarglielo. Questo personaggio è stato denunciato per maltrattamento di animali, questo prevede la legge – purtroppo non di più – ma almeno speriamo che sconti il massimo della pena prevista. Che paghi quanto deve pagare per aver rinchiuso le povere bestiole in un lager.