Maltempo, perdite per l’agricoltura. Le stime di Condifesa Verona Codive Una ventina di milioni di euro circa i danni alle colture per un migliaio di imprese

Un luglio nero per l’agricoltura veronese segnata dal maltempo.
Una ventina di milioni di euro circa i danni alle colture per un migliaio di imprese agricole coinvolte, secondo le stime di Condifesa Verona CODIVE, il Consorzio che si occupa di assicurazioni agevolate in agricoltura per oltre 8mila soci. Un disastro climatico che ha colpito soprattutto mais, mele, pere, kiwi, pesche e uva.
“Stiamo verificando le denunce di sinistri pervenute alle agenzie di assicurazione per i danni subiti dalle imprese agricole– precisa il direttore di CODIVE Michele Marani – e nel contempo il nostro tecnico Flavio Carassini tiene monitorato l’evolversi dei danni sulle varie colture. Il maltempo e la grandine hanno colpito in maniera diffusa diverse aree della provincia veronese a macchia di leopardo: le perdite produttive e qualitative possono essere diverse anche nell’ambito della stessa zona di produzione, con danni da lievi, a medi, a gravi. Evidenti l’intensità e le dimensioni delle grandinate che hanno distrutto oltre che le produzioni agricole anche strutture, macchine, vetri, lucernari, ecc. Un pericolo non solo per le cose ma anche per le persone. Con il verificarsi di sempre più frequenti manifestazioni violente di maltempo e sfasamenti stagionali, nel prossimo futuro si potrebbe verificare qualche difficoltà nelle trattative con le Compagnie assicurative”.
Le aree geografiche colpite dal maltempo di fine luglio sono state da Ovest a Est della provincia scaligera nella fascia lunga circa 40-45 chilometri che interessa, totalmente o in parte, i comuni che confinano con la provincia di Brescia fino ai confini con la provincia di Vicenza; da Nord a Sud una fascia di circa 8-10 chilometri.
La grandine è estremamente dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni. Si tratta di un evento climatico avverso sempre più frequente ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che è aumentata considerevolmente negli ultimi anni.