Mai così pochi nuovi casi “Ricordate quando dicevo che il virus era artificiale? Ora ne parlano tutti...”

I dati confermano che il virus è alle corde. In Veneto nelle ultime 24 ore sono stati registrati 159 nuovi casi di positività, ma l’elemento più importante è quello dell’incidenzia dei positivi sui tamponi processati , che è pari allo 0,46%. “Un dato record”, ha sottolineato il governatore Luca Zaia nel corso della conferenza stampa nella sede della Protezione civile di Marghera. Scende anche la pressione sugli ospedali, peraltro già bassa: sono 833 (-12) i ricoverati totali, dei quali 738 (-11) nelle aree non critiche, e 95 (-1) nelle terapie intensive. Le persone positive attualmente in isolamento sono 10.531. Purtroppo sono stati segnalati anche due decessi dovuti alla malattia. Il governatore si è concentrato sulla campagna vaccinale legata alle vacanze: “Stiamo tentando di programmarla per i turisti nelle due settimane centrali di agosto. . L’idea è quella, tra l’altro, di vaccinare con il Johnson&Johnson gli o­peratori turistici sotto i 60 anni, grazie a 60mila dosi. Per farlo bisognerà ‘forzare’ la lista accreditandosi come operatori turistici. Stiamo tentando di programmarci per lasciare le due settimane centrali di agosto alla possibilità, alla massima liberta’ possibile ai nostro cittadini, con meno vincoli, di fare l’ultima fiammata di vacanza vaccinati”, ha sottolineto Zaia. Il governatore ha aggiunto che “il problema del Veneto è anche quello di garantire che la nostra industria del turismo possa lavorare. Tanti veneti, ad esempio, fanno vacanza in Veneto”. Il punto che impedisce di dare l’accelerata definitiva è però sempre lo stesso: “Mancano sempre i vaccini: in questo Paese si parla sempre di dati statistici, di quanti vacciniamo, ma ci sentiamo dire che non abbiamo vaccini. “Vi è chiaro”, ha spiegato rivolgendosi ai giornalisti, “che noi non abbiamo vaccini? Se guardate il bollettino di oggi noi ne abbiamo fatti 32mila, ma ne potevamo fare tre volte tanto”. Zaia denuncia: “Siamo ormai al 96% del magazzino esaurito”. L’immagine è chiara: “Stiamo aspirando quello che riusciamo dal fondo delle boccette. Una cosa tragica. Io spero che le forniture annunciate a giugno siano così poderose come previsto e che lo siano ancora di più. Di questo passo le regioni virtuose saranno bloccate nelle seconde dosi dappertutto”. Altro tasto dolente: “Se Aifa chiarisse le raccomandazioni su J&J e AstraZeneca per under 60 ci darebbe una mano: presenterò la richiesta giovedì nella Conferenza delle Regioni, per noi che viviano di ‘pane e turismo’ è una necesità. Abbiamo bisogno di queste indicazioni da parte dell’Agenzia nazionale del Farmaco”. Zaia è quindi tornato sul tema del turismo: “Un turismo Covid-free non è un miraggio, dipende dalla disponibilità di vaccini e noi in questo momento non ne abbiamo”. Il rischio è che si blocchino le regioni virtuose, soprattutto per le seconde dosi. Stiamo valutando di aprire una casella ‘operatore turistico’ sul portale regionale che preveda da parte dell’utente l’inserimento di una certificazione che attesti il ruolo lavorativo. Inoltre’ ha ribadito Zaia, “stiamo ipotizzando l’uso del vaccino Johnson per gli operatori del turismo, vaccino che presenta due vantaggi: il fatto di avere un’unica dose e di non comportare la catena del freddo”. Infine il governatore si è tolto un sassolino dalla scarpa: “Vi ricordate quante parole ho preso per aver detto che il report poteva essere artificiale? Ora ne stanno parlando molti scienziati, compreso Fauci”.