“Il processo Taurus segna uno spartiacque perché per la prima volta è stato riconosciuto il danno di immagine alla Regione del Veneto. È un precedente importante e incoraggiante: è giusto costituirsi sempre parte civile nei procedimenti contro la criminalità organizzata; un atto doveroso nei confronti dei veneti, che trova conferma in una decisione della magistratura”. A dirlo la vice capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani commentando la sentenza del Gup di Verona al termine del rito abbreviato per 24 imputati nel processo Taurus sulle infiltrazioni mafiose in provincia di Verona, condannati a pagare alla Regione 500mila euro per danno di immagine.
“Questa inchiesta ha ribadito quanto sia ormai radicata la criminalità organizzata in Veneto e non da ieri, visto che qua parliamo di infiltrazioni decennali – sottolinea Camani insieme al collega Andrea Zanoni, presidente della commissione Legalità – I numeri del processo Taurus sono importanti sia per il numero di persone coinvolte sia per le pene, con 24 condannati e 6 patteggiamenti per oltre 107 anni di carcere. Una sentenza che conferma, qualora ce ne fosse bisogno, l’importanza di tenere alta la guardia: la crisi economica e di liquidità da un lato e l’arrivo di risorse dell’Unione Europea dall’altro, rappresentano un’occasione ghiotta per le mafie per arricchirsi ulteriormente. Ma l’impegno di forze dell’ordine e magistratura non basta: anche la politica deve fare la propria parte con maggior convinzione”.
Per il segretario provicniale del PD Maurizio Faccincani: “La presenza mafiosa è un dato di fatto; le istituzioni locali reagiscano e proteggano i cittadini”.