Cara Cronaca,
domani, se non sbaglio, è un giorno lunghissimo per il Chievo. Io sono un vecchio tifoso, ho scritto anche in passato per capire che cosa stesse succedendo. Domani la Camera di Consiglio potrebbe dare ragione a Campedelli oppure far tornare indietro le lancette dell’orologio. Ma quale futuro può avere il Chievo? Può davvero essere riammesso alla serie C, come si era detto? Oppure, ci può essere soltanto una soddisfazione economica, un risarcimento del danno subito? E l’ipotesi di fallimento di cui s’è parlato nei giorni scorsi, è vera o sono soltanto voci? Facciamo bene noi tifosi a crederci ancora oppure rischiamo soltanto di illuderci per l’ennesima volta?
Francesco, Verona
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Gent. Francesco,
una cosa è certa, per ora ed è la sentenza attesa per domani. Se, come Campedelli spera e sostiene coraggiosamente da tempo, i giudici dovessero sposare la tesi sostenuta dai suoi legali (e condivisa dal Consiglio di Stato) si potrebbero aprire spiragli inattesi.
Serie C? Molto ma molto difficile, se non altro per i tempi burocratici e per il fatto che, tra ricorsi e controricorsi, la sentenza definitiva potrebbe arrivare soltanto a settembre/ottobre, cioè a campionati già iniziati.
L’ipotesi possibile è che il Chievo, una volta riconosciute le sue ragioni, abbia dalla Figc un consistente risarcimento di un danno evidentemente subito. Risarcimento che potrebbe consentire a Luca Campedelli di finanziare la ripartenza dalla serie D col Sona e, anche, di programmare un piano di rientro che eviti il fallimento della società. Sono due procedimenti che corrono su binari diversi e non è detto che i tempi dell’uno coincidano con le esigenze dell’altro. La matassa è ingarbugliata. Domani ne sapremo comunque di più e Luca Campedelli potrebbe davvero, finalmente, vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. Quello che sperano i tifosi.