Tu chiamale se vuoi, emozioni… Le ha regalate Livio Luppi, “eroe” di quel 20 maggio ‘73, Verona-Milan 5-3. Tre gol suoi, per entrare nella storia dell’Hellas. Luppi, 71 anni portati alla grandissima, è stato protagonista di una bellissima serata organizzata dall’Accademia Discanto di Mozzecane, con la regia di Marco Poccobelli, Scaligera Arredamenti, sponsor del Verona.
Una serata in cui il calcio di Livio Luppi e i suoi racconti ricchi di passione, si sono “sposati” perfettamente con la cultura di Italo Martinelli, cantore della bellezza (e della simpatica pazzia…) della nostra città. “Per la pazzia – ha sorriso Luppi – ci vorrebbe qui il mio amico Zigoni…”
In apertura, un viaggio nella storia del Verona, con la visita al tunnel degli spogliatoi, dove dominano le foto dei momenti più belli della storia. E c’è un pannello dedicato interamente a quel 20 maggio ‘73.
“Mi fai una foto?” ha chiesto Luppi, con gli occhi che brillavano e l’umile orgoglio di chi ha sempre corso in “seconda fila”. “A me bastava la fiducia dei tecnici, quella di Zigoni. Ogni anno, dovevo fare la riserva e ogni anno ero io il titolare” ha ricordato Luppi.
Poi, la serata. Le pennellate culturali di Martinelli, le foto stupende di Dino Gamba, il racconto appassionato di Luppi. Il tutto colorato di foto, immagini, bianconero e colore, ieri e oggi, come eravamo e come siamo. Straordinaria l’imitazione di Luppi a Saverio Garonzi. Straordinaria e piena d’affetto. Come quello della città, che è innamorata di Zigoni, ma che ha nel cuore quelli come Luppi. Eroi. E non per caso…