L’ultimo saluto a Maurizio Miele Il presidente della Cierre aveva 74 anni. Dalle sue invenzioni la nascita di novità editoriali

Ultimo saluto domani, martedì 30 gennaio, a Maurizio Miele, presidente della Cierre Edizioni che si è spento all’età di 74 anni dopo un anno di malattia.
Se Cierre Edizioni e Cierre Grafica sono diventati quello che sono, lo si deve non solo ma in buona parte a lui, dicono alla casa editrice. A lui e a suo fratello Gigi Miele, altro protagonista di Cierre tanto che Maurizio veniva chiamato Gigetto perché fratello minore di Gigi.
Fu proprio da una sua idea che la Cierre cominciò a stampare anche libri propri e non solo libri di altri, dando vita a collane molto importanti su temi di attualità, di storia, di escursionismo e sempre legati al territorio veronese e veneto per una compensione sempre migliore dlele trasformazioni del Nordest in collaborazione tra gli altri con il geografo Eugenio Turri, la cui figlia Lucia oggi è una colonne della Cierre.
E poi Dino Coltro, Tina Merlin e altre ancora grandi firme della cultura del nostro territorio che Maurizio ha sempre voluto indagare con intraprendenza, equilibrio, passione e indipendenza. Domani quindi a partire dalle 14,45 familiari, amici, colleghi daranno l’ultimo saluto a Maurizio Miele alla camera ardente delle celle mortuarie del Cimitero monumentale per proseguire poi alle 16 alla Sala del Commiato.
Maurizio Miele lascia la moglie Antonia e la figlia Elisa.