Si svolgeranno domani alle 10.30 in Duomo i funerali di Mario Giulio Schinaia. Il magistrato, che aveva 75 anni, era malato da tempo.
Originario di Barletta, dove era nato il 2 gennaio 1947, Schinaia era arrivato a Verona nel 1975, appena entrato in magistratura, e nel febbraio 1991 aveva condotto l’indagine che in poche ore portò all’arresto di Pietro Maso e dei suoi complici per l’omicidio dei genitori del giovane di Montecchia di Crosara. Schinaia è stato anche un protagonista della stagione di Tangentopoli nel processo per la cava Speziala. Grande esperto di giustizia, ma anche appassionato di sport e super tifoso dell’Inter. Dopo essere stato procuratore aggiunto era succeduto a Guido Papalia ai vertici della Procura scaligera nel 2008, quando condusse l’indagine sulla morte di Nicola Tommasoli, il giovane veronese vittima di un’aggressione. Il 2 agosto 2016 chiuse la sua esperienza a Palazzo di Giustizia nell’ex Caserma Mastino.
Unanimi sono stati i messaggi di cordoglio per la morte dell’alto magistrato.
Il sindaco Damiano Tommasi ha espresso tutta la sua vicinanza e quella della comunità veronese alla famiglia del dott. Mario Giulio Schinaia, protagonista di grande rilievo di una lunga stagione giudiziaria.
Il magistrato è stato ricordato anche dagli esponenti del Movimento Civico Traguardi. “Una persona profondamente onesta e corretta, che con il suo operato ha lasciato un segno tangibile nel nostro territorio e nel mondo della giustizia. Questo è il nostro ricordo dell’ex Procuratore Mario Giulio Schinaia. È stato in prima linea durante alcune delle situazioni più complicate che ha attraversato la nostra città, fra cui l’omicidio di Nicola Tommasoli, guidando le delicate indagini con fermezza e serietà. L’auspicio è che Verona ne ricorderà in modo adeguato la figura e il ruolo’’.
Francesca Brunelli