L’ultimo libro a firma di Michela Murgia Arriva in libreria a 5 mesi dalla scomparsa un pamphlet di 128 pagine della scrittrice sarda

Partiamo da Michela Murgia, che ha scritto fino all’ultimo giorno della sua vita, e dopo “tre ciotole” si congeda narrativamente con una raccolta di pensieri e riflessioni sulla genitorialità con il testo DARE LA VITA (Rizzoli), che arriva in libreria a 5 mesi dalla scomparsa della scrittrice di Cabras, con un pamphlet composto da 128 pagine, curato da Alessandro Giammei, professore di letteratura all’università di Yale. Un testo da leggere e ricordare, nel quale l’autrice si concentra sui principi indissolubili della parentela e la familiarità da intendere come un legame non di sangue ma di attenzioni, sentimenti e amore, da etichettare come puri “legami dell’anima” nei quali trova spiegazione un altro modello di maternità, quando la vita viene donata senza che fosse generata biologicamente.
Silvia Avallone, autrice del pluripremiato Acciaio, torna in libreria con CUORE NERO (Rizzoli) con il quale ci porta a Sassaia, un piccolo borgo nella Valle Cervo, raggiungibile solo a piedi. Un luogo protetto dalla calma e il silenzio, ideale per riposare, fino quando arriva Emilia, una ragazza di trent’anni con dietro molte valige e tanta curiosità dei residenti, che non sanno da dove viene e cosa l’abbia spinta ad arrivare lassù. A scorgere il suo arrivo da dietro una finestra c’è Bruno, incuriosito da quella ragazza dai capelli rossi crespi, magrissima e con gli anfibi ai piedi. Nessuno dei due può immaginare quello che si scatenerà dopo il loro occasionale primo incontro. Bel giallo quello scritto da Alessandro Robecchi edito da Sellerio, dal titolo PESCI PICCOLI che ci porta nella vita di Carlo Moterossi, autore televisivo divenuto famoso per aver progettato “Crazy Love”, programma di attualità che lo porterà ad indagare a Zelo Surrigone su un ex sacerdote, divenuto una sorta di santone dopo che il suo crocefisso ha iniziato a lacrimare. Ma Moterossi è anche socio della Sistemi Integrati, un’agenzia privata di amici investigatori che si occupa di crimini, che sarà contattata da un manager che si rivolge a loro per un furto ritenuto strano, fatto di soldi, documenti e una penna USB. Indubbiamente un NOIR dal forte impatto sociale, crudo ma ben articolato e intenso nella sua attorcigliata trama. Altro giallo interessante e intrigante è L’OMBRA DELLA SOLITUDINE (Marsilio) di Paolo Roversi, che attraverso le gesta del giornalista hacker Enrico Radeschi ci accompagnerà in un giallo ricco di misteri della famosa “Milano da bere”, partendo dall’omicidio di una giovane donna all’assalto di un furgone portavalori, mentre il suo fedele amico Danese nutre il sospetto che sua figlia non sia morta in un attentato. A bordo della sua inseparabile Vespa gialla, Radeschi affronterà rischi e nemici inaspettati, ritrovandosi al fianco una nuova compagna di avventure: Liz, giovane e intraprendente hacker, pronta a sfidare il pericolo pur di aiutarlo. Chiudiamo la vetrina dei consigli alla lettura con Francesca Ventura, giovane scrittrice pugliese nata nel 1999, che studia Lingue e letterature straniere ed ha una smodata passione per la cultura e la narrativa giapponese, che l’ha portata a scrivere il romanzo FRAGILI SCINTILLE (Garzanti) che racconta di Bice, ragazza scontrosa e introversa che troverà in kento, il suo tutor di giapponese, un ragazzo dolcissimo che oltre ad insegnarle a scrivere i Kanji, disegnando fiori di ciliegio, le aprirà il cuore ad una storia intensa che le permetterà di sfidare i suoi antichi segreti con la speranza di portarla alla felicità.

Gianfranco Iovino